Briosco

La stretta sugli autovelox voluta da Salvini fa perdere 10mila euro alle casse comunali

A tanto ammonta il taglio alle entrate dovute alla nuova normativa

La stretta sugli autovelox voluta da Salvini fa perdere 10mila euro alle casse comunali
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La stretta sugli autovelox voluta dal vicepremier Matteo Salvini fa «perdere» alle casse comunali di Briosco 10 mila euro.

La stretta sugli autovelox voluta da Salvini fa perdere 10mila euro alle casse comunali

A tanto ammonta infatti il taglio alle entrate legate a violazioni del Codice della strada - passate da 60 a 50 mila euro - previsto dalla manovra di assestamento al bilancio di previsione approvato dall’Aula venerdì sera.

Quattro sono i rilevatori di velocità che l’Esecutivo Verbicaro ha acquistato lo scorso anno (4 mila e 880 euro il costo), destinati ad altrettante zone del paese in cui di frequente gli automobilisti pigiano il piede sull’acceleratore: in via Medici, all’altezza della curva prospiciente la statua della Madonna; in via Donizetti, nei pressi del centro sportivo comunale, in via Verdi e a Capriano (nell’area di villa Fontana o lungo la discesa che collega Capriano e Fornaci). Nell’elenco figurava inizialmente anche via XI Febbraio dove troveranno invece posto a stretto giro tre dossi rallenta traffico. Con il nulla osta della Provincia finalmente arrivato - i punti sensibili insistono su strade di competenza provinciale - a limitare l’azione degli autovelox sono le nuove regole introdotte dal decreto del leader del Carroccio pubblicato a fine maggio sulla Gazzetta ufficiale.

Sostanzialmente mirano ad evitare che i Comuni utilizzino i totem per «fare cassa». Ecco allora che gli enti locali dovranno coordinarsi con la Prefettura per l’installazione, anche nel caso dei cosiddetti «dispositivi mobili»; saranno inoltre tenuti a fornire un'adeguata dimostrazione della loro necessità attestando che il tratto stradale da monitorare presenta un tasso di incidenti particolarmente elevato. Il decreto introduce poi lo «stop» agli autovelox nei centri abitati in cui i limite è inferiore ai 50 km/h. Al di fuori delle città invece, ne proibisce il posizionamento su quei tratti in cui il limite di velocità risulti inferiore di più di 20 km/h rispetto a quanto previsto dal Codice della strada.

Il commento del sindaco

Concorde con lo spirito della normativa il sindaco Antonio Verbicaro - «la materia andava regolata perché gli autovelox devono servire da deterrente e non per fare soldi», ha detto venerdì scorso - che, in attesa di aver chiari gli spazi di manovra concessi dalla legge, ha comunque garantito il posizionamento degli occhi elettronici. Questi ultimi, infatti, «servono non solo per rilevare la velocità ma anche per veirficare coperture assicurative o provenienza illecita dei veicoli», ha spiegato. E per quanto concerne il criterio dell’incidentalità, «lungo le strade scelte il numero dei sinistri non è elevato solo perché, conoscendone la pericolosità, i brioschesi le percorrono con particolare attenzione».

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