Contro gli schiamazzi, i residenti fanno un patto col Comune
In via Fermi sarà il Comitato residenti a chiudere e aprire il campetto multisport del quartiere
Troppi schiamazzi e troppo baccano fino ad ora tarda a Lissone.
Troppi schiamazzi al campetto di via Fermi
A prendere in mano la situazione - supportati dal Comune - sono i residenti di via Fermi. La Giunta del sindaco Laura Borella ha infatti dato il via libera definitivo alla collaborazione con il Comitato Fermi per la gestione degli orari del campetto multisport all’angolo con via Archimede.
Alcuni residenti nell’immobile di via Fermi 53, adiacente al campetto, hanno a più riprese evidenziato il rumore provocato dall’utilizzo dell’impianto e la necessità che sia garantito il rispetto del diritto al riposo pomeridiano e serale. Gli stessi residenti, riuniti nel costituendo “Comitato Via Fermi 53”, allo scopo di supportare il Comune nell’azione di tutela della quiete pubblica si sono dichiarati disponibili a garantire gratuitamente i compiti di apertura e chiusura del campetto, previa consegna formale delle chiavi da parte comunale.
Ha spiegato la Giunta che ha così voluto siglare un patto insieme ai residenti della zona che, in più di un'occasione, non hanno nascosto le loro perplessità circa l'utilizzo fuori degli orari previsti dell'impianto sportivo realizzato nell'area verde tra via Fermi e via Archimede.
Per tutelare la quiete pubblica
Una decisione arrivata alla luce delle decine di segnalazioni che, ormai quotidianamente con l’arrivo della stagione estiva, arrivano sui tavoli del Municipio. Infatti il campetto - che dovrebbe essere aperto dalle 8 alle 20 - è utilizzato ben oltre l’orario previsto inizialmente.
Il Comitato composto dai residenti della zona non avrà l’obbligo di chiudere il campo sportivo nel caso non ne riscontri la necessità, né sarà ritenuto responsabile per eventuali danni a persone o cose derivanti dall’apertura o chiusura.
L’area resterà chiusa dalle 12 alle 14 per garantire il riposo pomeridiano dei residenti. Un bel esempio di collaborazione attiva tra Amministrazione comunale e famiglie che abitano in una delle zone residenziali della città.
E chissà che questa iniziativa non possa essere da esempio anche per altre situazioni.
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