Il personaggio

Pallavolista e studentessa modello: da Carate al college in Texas

Alessia Couchond, 18 anni, si è diplomata con il massimo dei voti al liceo sportivo Da Vinci: ecco la sua storia.

Pallavolista e studentessa modello: da Carate al college in Texas
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Da Carate Brianza al Texas, passando per Monza, Sassuolo, Bergamo e Concorezzo, dove ha concluso l’ultima stagione conquistando una storica promozione in A 2.

Ci sono storie che vale davvero la pena di raccontare e quella di Alessia Couchond, 18 anni, fresca di diploma di maturità con un 100 tondo tondo al liceo scientifico sportivo «Leonardo da Vinci», lo merita sicuramente. Per impegno e determinazione, parole desuete in una generazione etichettata troppo sbrigativamente per la tendenza a prolungare tempi e ritmi di crescita e a rimandare decisioni e scelte...

In volo per gli Stati Uniti: giocherà nella prima divisione

Il 9 luglio la giovane pallavolista caratese volerà negli Stati Uniti per continuare a inseguire i suoi sogni di studentessa e atleta. Il volo aereo da Milano la porterà diretta a Edinburg, cittadina del Texas e sede dell’University of Texas Rio Grande, dove il prossimo anno parteciperà al campionato di massima serie universitaria americana Ncaa e frequenterà la facoltà di Tecnologia dell’ateneo americano nel corso di Cyber Security.

Alessia carate

Un traguardo che la diciottenne palleggiatrice si è meritata partecipando la scorsa estate ad una selezione svolta in Italia da diversi coach di college americani ricevendo sei proposte di cui una formalizzata appunto dall’Università del Texas che le ha offerto - caso raro per un’italiana - una borsa di studio coperta al 100 per cento, oltre a vitto e alloggio.

L'esordio nella Gsc Pallavolo Carate Brianza

Dall’esordio con la maglia della Gsc Pallavolo Carate Brianza all’età di dieci anni, ne ha fatta di strada la «ragazzina con la bicicletta», come l’avevano soprannominata a Sassuolo, nel Modenese, dove si era trasferita a giocare a 13 anni lasciando casa, famiglia e affetti dopo la bella esperienza al «Vero Volley Monza» dove Alessia ha disputato tre stagioni nella squadra di eccellenza giovanile. Per la pallavolista caratese quelli trascorsi a Sassuolo sono stati anni di sacrificio. Il trasferimento lontano da casa, alloggiata in una foresteria condivisa con altre compagne, è coinciso per lei con l’inizio delle scuole superiori. In Emilia Romagna, ha frequentato il primo e il secondo anno del liceo sportivo mantenendo una media sopra il 9, nonostante i duri impegni di allenamento.

Alle 6,30 del mattino saliva in sella alla bici per raggiungere la stazione e spostarsi a Modena a studiare. Poi il rientro a casa, sempre in sella alla bicicletta, per prepararsi agli allenamenti di tre ore fino alle 21. Lontano da casa le è toccato anche gestire l’esperienza del Covid, con gli studi in Dad, in una camera divisa con due compagne.

Conquistato il titolo provinciale e regionale, nel 2021 Alessia è poi rientrata in Brianza dove ha frequentato gli ultimi tre anni del liceo scientifico sportivo Da Vinci, andando a giocare alla «Chorus Volley Bergamo». Quattro allenamenti alla settimana, partenza alle 17,30 da casa, ritrovo ad Agrate Brianza dove il pulmino della società veniva a prenderla per portarla in palestra vicino a Bergamo; allenamento dalle 19,30 alle 22,30, rientro ad Agrate attorno 23,30, cena in auto «con la schisceta», a letto dopo mezzanotte. Anche nei due anni a Bergamo sono arrivati il titolo provinciale e la partecipazioni alle finali nazionali di Verona. Quest'anno l’ultima stagione in Italia, nelle file del Concorezzo, come secondo palleggiatore in B1 raggiungendo la finale di Coppa Italia e centrando con le compagne una storica promozione in A2.

Un'esperienza tutta da scoprire

«E’ un’esperienza tutta da scoprire quella che mi aspetta oltre Oceano, ma che affronto con l’entusiasmo e la voglia di fare bene per cogliere un’opportunità unica che mi è capitata - racconta la giovane caratese - Ho iniziato praticando ginnastica artistica, ma presto mi sono accorta che non si confaceva alla mia statura... Ho iniziato così ad avvicinarmi al volley, spinta da mio sorella che già lo praticava. Gli ultimi cinque sono stati anni di impegno particolare, ma che mi hanno aiutata a crescere, umanamente e sportivamente. Ringrazio la mia famiglia e il mio fidanzato (Matteo Fiorin, ciclista campione del mondo ed europeo nell’inseguimento a squadre, ndr) che mi sono sempre stati vicini senza però mai ostacolare le mie scelte; i miei nonni che sono i miei tifosi più speciali e i coach che ho incontrato in questi anni: da Erica Lissoni, la prima che a Carate mi ha visto muovere i primi passi, a Maria Luisa Checchia e Matteo Marongiu del Vero Volley, Enrico Barbolini e Fabio Tisci che, a Sassuolo, hanno saputo ritagliarmi un ruolo in campo e Matteo Dall’Angelo che mi ha seguito a Bergamo così come mister e dirigenti del Concorezzo... La scuola? Resta al primo posto. Sognavo di fare la maestra, poi ho scoperto una passione per la matematica applicata grazie a Ptco che il Da Vinci ha messo a disposizione. Studierò cyber security, - conclude - un mondo che mi affascina per le applicazioni all’informatica e all’intelligenza artificiale...»

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