Meda

Lascia in eredità al Comune 106mila euro da destinare ai bambini in difficoltà

L’Amministrazione ha promosso tre misure per sostenere i minori delle famiglie bisognose

Lascia in eredità al Comune 106mila euro da destinare ai bambini in difficoltà
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Nel testamento aveva messo nero su bianco che dopo la sua morte una parte dell’eredità sarebbe dovuta andare al Comune, che avrebbe dovuto destinarla ai minori in situazioni di difficoltà. Rispettando le disposizioni di questa anziana benefattrice deceduta nel 2020, che aveva chiesto di rimanere anonima, nei giorni scorsi la Giunta di Meda ha deciso di impiegare la somma, pari a 106.473,37 euro, per finanziare tre misure destinate ai più piccoli e alle famiglie bisognose con bambini. E ha predisposto tre avvisi pubblici, che comprendono altrettante macro-aree, per abbracciare il maggior numero possibile di cittadini, in base alle varie esigenze che sono emerse da un confronto con i Servizi sociali e lavorando con il Fondo Meda Città Solidale.

Lascia in eredità al Comune 106mila euro da destinare ai bambini in difficoltà

L’iter per entrare in possesso delle risorse da parte del Comune è iniziato circa un anno fa: detratte le spese sostenute per l’accettazione dell’eredità, pari a 7.947,55 euro, e la somma di 50mila euro versata alla Fondazione Marcello Candia a seguito di un accordo di conciliazione, i fondi da utilizzare secondo le volontà della generosa concittadina ammontano appunto a 106.473,37 euro.

Mara Pellegatta

«Una somma che abbiamo deciso di declinare in tre misure a supporto dei nuclei familiari in difficoltà, ovviamente con minori, destinando a ciascuna una quota del lascito - spiega l’assessore ai Servizi alla persona, Mara Pellegatta, che sta seguendo il progetto in prima persona - Fermo restando che, in caso di economie e sulla base della rilevazione dei bisogni effettivi, le risorse possono essere spostate da una misura all’altra, a chiusura degli avvisi pubblici e dopo la definizione delle graduatorie».

Entrando nel merito, 35mila euro saranno destinati ad attività sportive/ricreative e parascolastiche di minori dai 6 ai 16 anni, 40mila euro al sostegno delle famiglie con minori in condizioni di disagio, con disturbi o disabilità, che pertanto necessitano di percorsi specializzati, mentre con i restanti 31.473,37 euro saranno sostenute le famiglie con minori che hanno delle esigenze abitative.

«Abbiamo cercato di toccare vari aspetti per intercettare diverse tipologie di famiglie, da quelle che purtroppo per motivi economici non riescono a sostenere le spese per le attività sportive o di svago dei figli, come corsi di musica, canto, teatro, a quelle indigenti che devono occuparsi di figli con disabilità o altri problemi anche di tipo neuropsichiatrico, fino a quelle famiglie, che fortunatamente sono poche, che magari non riescono a pagare le bollette dell’acqua o del gas, con il rischio che i bambini restino al freddo - prosegue Pellegatta - Rispettando in toto le volontà della nostra concittadina, cercheremo di andare incontro a diversi tipi di esigenze e magari, attraverso questi avvisi pubblici, riusciremo a raggiungere anche quelle famiglie in difficoltà che per vergogna, omertà o pudore non hanno il coraggio di rivolgersi ai Servizi sociali, intercettando un tessuto emergenziale che magari al momento non è emerso».

Un gesto di grande generosità

Le richieste per partecipare a una delle tre misure e ricevere un contributo economico vanno inoltrate via mail o consegnate all’Ufficio Protocollo entro le 12 del 30 settembre (per conoscere i requisiti necessari e scaricare l’apposito modulo consultare il sito del Comune).

«Il gesto di questa medese è stato bellissimo, di grande generosità - conclude Pellegatta - Il fatto che abbia voluto destinare una somma cospicua ai piccoli medesi in condizioni di disagio, i cosiddetti invisibili, gli emarginati, può permettere loro di sentirsi considerati, di avere una speranza e di costruirsi un futuro».

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