Villasanta

Dopo 43 anni di insegnamento va in pensione un pezzo di storia della scuola «Villa»

Centinaia di bambini sono cresciuti con la docente Antonella Ripamonti che ha lasciato un segno nel plesso di via Ada Negri

Dopo 43 anni di insegnamento va in pensione un pezzo di storia della scuola «Villa»
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La scuola elementare «Villa» saluta la sua decana che lascia il mondo dell’insegnamento, per godersi la meritata pensione, dopo 43 anni trascorsi tutti quanti nel plesso di via Negri.

Dopo 43 anni di insegnamento va in pensione un pezzo di storia della scuola «Villa»

La protagonista di questa bellissima storia è la 63enne Antonella Ripamonti, villasantese doc. Grande appassionata di Storia, la docente è stata un vero e proprio pilastro del plesso scolastico; ha insegnato Storia e Matematica per i primi vent’anni e poi, successivamente, Italiano e Storia. Con l’anno scolastico appena terminato la maestra ha salutato le colleghe con le quali ha condiviso molti anni di insegnamento proprio come ha fatto la collega Rita Bordina, che ha raggiunto la pensione dopo 30 anni di insegnamento alla «Oggioni».

«Ho iniziato ad insegnare quando avevo 19 anni - ha raccontato Antonella Ripamonti - In realtà, fin da bambina, volevo fare la contadina perché ho sempre amato stare in mezzo alla natura. L’avevo detto ai miei genitori, ma questo mio sogno non sono riuscita a realizzarlo a causa del fatto che le scuole di Agraria si trovavano fuori regione. I miei genitori mai e poi mai mi avrebbero dato il permesso di trasferirmi da sola, a 14 anni, lontano da casa. E allora decisi di andare alle magistrali. Dopo la maturità mi iscrissi nella graduatoria per le supplenze. Sinceramente non avevo molto chiaro cosa volevo fare; anzi devo dire che dopo una prima esperienza di supplenza in prima elementare i dubbi mi assalirono. In realtà successivamente ho capito che la mia strada era quella dell’insegnamento. E di strade ne ho fatta tanta se penso che ho fatto davvero di tutto in questi 43 anni: la maestra unica i primi anni e poi l’insegnante delle attività integrative, il modulo a scavalco, il modulo tradizionale, il tempo pieno tradizionale. Posso dire di averne viste di riforme e di ministri».

Ora si apre un nuovo capitolo della sua vita

La maestra ha anche voluto fare un cenno a questi ultimi anni di insegnamento, segnati dalla pandemia.

«Durante questo ultimo ciclo ho avuto la fortuna di conoscere Alice, Giulia e Debora, tre colleghe giovanissime ma molto preparate alle quali voglio un mondo di bene tanto che a loro ho idealmente passato il testimone - ha concluso la docente - Avranno per sempre un posto speciale nel mio cuore perché hanno saputo portare una ventata di freschezza e novità. La pandemia non è stata semplice da affrontare. Quando è scattato il lockdown io avevo la prima elementare, ma è stato un arricchimento a livello umano e professionale, insomma è stata una sfida che abbiamo portato a casa.

Ora si apre un nuovo capitolo della mia vita. Tra pochi giorni nascerà la mia terza nipotina e quindi mi dedicherò a questa bellissima esperienza. E poi sicuramente vorrei dedicare tempo anche a me stessa, vorrei fare una vacanza in autunno e riprendere a suonare lo strumento musicale; oltre che dedicarmi maggiormente alla salute».

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