Desio

In via Rovani il primo condominio cardioprotetto

Da una tragedia è nato un progetto salvavita: il Dae, donato da Graziella Borgognone, in memoria del marito, è stato installato dalla Croce Rossa

In via Rovani il primo condominio cardioprotetto

«E anche se si ferma, il cuore non muore mai», così recita la targa affissa sul nuovo defibrillatore installato nel condominio di via Rovani a Desio dalla Croce Rossa. L’iniziativa è partita da Graziella Borgognone, in ricordo del marito Riccardo Gennari, venuto a mancare a causa di un attacco cardiaco.

In via Rovani il primo condominio cardioprotetto

«Si tratta del primo condominio cardioprotetto del Comune, e come Amministrazione supportiamo moltissimo questo progetto – ha affermato il sindaco Simone Gargiulo – Abbiamo stanziato 70 mila euro per sostituire e rimodernare i defibrillatori che abbiamo già in città, e sarà nostro compito promuovere questa iniziativa anche in altri condomini».

«È fondamentale avere a disposizione uno strumento come il Dae in una situazione di emergenza – ha spiegato Giuseppe Nava, responsabile dei corsi di primo soccorso offerti dalla Croce Rossa desiana – Noi siamo soccorritori, il tempo medio che impieghiamo a raggiungere il luogo in cui si trova un’emergenza è 11 minuti. E’ il cittadino privato che ha il potere di salvare una vita, se possiede i mezzi e le conoscenze per farlo, non noi».

«Sono tanti i cittadini che ancora sottovalutano l’importanza del primo soccorso – ha proseguito Nava – E’ per questo che invitiamo la cittadinanza a informarsi contattandoci via mail a corsi.pad@cridesio.it, e a seguire i nostri corsi».

Il corso di primo soccorso

Prima dell’installazione del defibrillatore tutti i condomini hanno seguito un corso di primo soccorso e hanno conseguito un diploma, diventando a tutti gli effetti competenti nell’uso del dispositivo: «È un piacere vedere un gruppo di condomini così in armonia, riuniti per un progetto salvavita», ha sottolineato il vicepresidente dell’associazione Maurizio Sala.

«Non è stato facile, ma ero determinata a fare qualcosa – ha affermato Borgognone – Avevo tante idee, e alla fine sono riuscita a donare questo Dae, in memoria di mio marito. Spero che in tanti vengano a sapere di questa iniziativa e si informino».