Pastasciutta antifascista a Limbiate invocando verità per Luca Attanasio
In 180 alla cena organizzata dall'Anpi, gemellaggio con la nave di salvataggio ResQ
Pastasciutta antifascista a Limbiate invocando verità per Luca Attanasio. In 180 alla cena organizzata dall'Anpi, gemellaggio con la nave di salvataggio ResQ
Pastasciutta antifascista
Almeno 180 partecipanti alla prima Pastasciutta antifascista dell'Anpi di Limbiate nella suggestiva cornice del prato messo a disposizione della Comunità delle Famiglie del Montebello, in via Monte Grappa. L'evento ha avuto il patrocinio dell'Amministrazione comunale e l'adesione della Rete delle associazioni cittadine.
Cucinati 15 kg di pasta
Per i numerosi commensali sono stati preparati 15 Kg di pasta prodotta con il grano coltivato nelle terre confiscate alle mafie e cucinati sia con burro e formaggio come nella versione della famiglia Cervi, sia con il sugo.
Il collegamento con ResQ
In apertura di serata c'è stato un collegamento con il limbiatese Corrado Mandreoli per una sorta di gemellaggio fra la Pastasciutta antifascista di Limbiate e quella organizzata da Corrado a bordo della nave ResQ in navigazione nel Mediterraneo nell'opera di salvataggio delle persone in difficoltà.
La tessera di Amico Anpi
Particolarmente emozionante il momento della consegna della tessera Amico Anpi a Salvatore Attanasio per il suo impegno irriducibile nella ricerca della verità sulla morte del figlio Luca, l'Ambasciatore straordinario ucciso in un vile agguato in Congo nel febbraio 2021.
Appello per la ricerca della verità
Il presidente dell'Anpi Rosario Traina, ha esordito con amarezza:
"Noi non abbiamo il potere di intitolare aeroporti o sedi istituzionali a Luca Attanasio, possiamo però aprire alla sua Famiglia le porte dell'Anpi, fondata dalle donne e dagli uomini che hanno costruito un'Italia libera e democratica".
Salvatore Attanasio si è dichiarato commosso e grato per questo riconoscimento e dopo aver ripercorso le vicende giudiziarie ha invitato i presenti a non abbassare la guardia in quella che ha definito una "Battaglia di civiltà".
Invito prontamente accolto da Traina:
"Se la Verità stenta ad affermarsi nelle Aule dei Tribunali, sicuramente è patrimonio delle coscienze di tutta la città di Limbiate e non solo".
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