Desio

Il pasticcio del campo da calcio di via Monte Rosa: non è ancora finita

Il sindaco annuncia il bando per l’assegnazione entro l’anno, mentre il Comune respinge la fattura della Nuova Calcio Desio

Il pasticcio del campo da calcio di via Monte Rosa: non è ancora finita
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Il pasticcio del campo da calcio di via Monte Rosa? Non è ancora finita. Il Comune di Desio respinge la fattura della Nuova Calcio Desio, che minaccia il decreto ingiuntivo, ma intanto l’area «è diventata una giungla e non si distinguono più neppure le porte». Inutilizzato da anni, con nessuno dei bambini del quartiere San Giovanni che può usufruire della struttura, al centro di una disputa che vede contrapporsi la Nuova Calcio Desio con il Comune, che non si è risolta. Intanto se ne è parlato in Consiglio comunale.

Il pasticcio del campo da calcio di via Monte Rosa: non è ancora finita

«Con l’arrivo del mese di settembre ripartiranno le stagioni sportive delle squadre dilettantistiche. Vorremmo capire quando l’Amministrazione comunale prevede di mettere a gara l’utilizzo del campo di via Monte Rosa o, diversamente, quali siano i programmi», la domanda che ha posto al sindaco il consigliere di Desio Viva, Francesco Pasquali. Lo scontro era scoppiato nell’autunno del 2022 dopo che l’ex assessore allo Sport, Luca Ghezzi (poi rimosso), aveva acconsentito, almeno a parole, a dare l’area alla Nuova Calcio Desio. Il presidente, Isidoro Bianchi, aveva ricevuto le chiavi ed erano iniziati i lavori per la sistemazione della struttura. Dopo un’estate di interventi, il sindaco, Simone Gargiulo, e l’Amministrazione hanno però fatto dietrofront. Bianchi, che aveva chiesto in concessione il campo per dieci anni, un bel giorno ha trovato le serrature cambiate e non ha più potuto accedere alla struttura. Da lì è scoppiata la guerra con la società, passata per «abusiva», che ha anche quantificato i lavori in 37mila euro e accusato il Comune di aver disatteso gli accordi. Tra un ultimatum e l’altro, l’ex assessore del Pd, Giorgio Gerosa, sulla vicenda ha anche presentato una denuncia ai Carabinieri.

"Entro fine anno prevediamo una manifestazione d'interesse"

«Ci sono state delle richieste da parte delle associazioni ma riguardano discipline diverse - ha evidenziato il primo cittadino in Consiglio - Entro fine anno prevediamo una manifestazione d’interesse per poi procedere con l’assegnazione. Non c’è una procedura legale in corso, comunque».
«Quella struttura da almeno tre anni non è utilizzata, di conseguenza non è a disposizione dei cittadini - ha rincarato la dose Pasquali - Mesi fa l’Amministrazione aveva detto che si sarebbe fatto un bando, mi meraviglio che siamo ancora allo stesso punto. Mi risulta però che siano state trasmesse delle fatture con richiesta di pagamento da parte della società», la sollecitazione del consigliere di opposizione. «Le fatture sono state contestate e respinte al mittente - ha chiarito il primo cittadino durante la discussione per gli equilibri di bilancio - Non c’è nessun debito fuori bilancio». Se per la maggioranza la vicenda sembra essere archiviata, non ne è affatto convinto il consigliere Pasquali. «Mi risulta strano che una fattura viva solo in certi casi, altrimenti dovremmo dire che i lavori sono stati fatti pro bono, ma non è così. Una fattura è esigibile fino alla prescrizione, non può essere cancellata. Pertanto, non finisce qui».

Il commento di Isidoro Bianchi

E che il pasticcio del campo di via Monte Rosa non sia una pratica archiviata lo conferma Isidoro Bianchi. «L’Amministrazione dovrebbe sapere che ho cinque anni per presentare un decreto ingiuntivo. Volevo aspettare la campagna elettorale, ma appena il campo sarà assegnato passerò all’azione. Mi chiedono perché non ho proceduto legalmente. Perché hanno scaricato tutte le colpe sull’assessore allo Sport Luca Ghezzi e perché i tempi della giustizia sono troppo lunghi». Poi ha ricordato: «Mi hanno dato le chiavi, ho lavorato tutta l’estate per mettere a posto il campo e la struttura, me l’avrebbero data solo se lasciavo entrare con me un oratorio. Così mi avevano chiesto Ghezzi e la dirigente. Ho detto no e ho trovato il campo chiuso, con la serratura cambiata.

Da quel momento io sono diventato abusivo». Adesso l’erba nel campo è altissima. «Il campo è abbandonato, la recinzione è rotta e può entrare chiunque. Io l’avevo lasciato in ordine, avevo fatto delle migliorie, rifatto il campo da calcio, cambiato i serramenti, tinteggiato e non solo - aggiunge Bianchi - Quando sono entrato per la prima volta c’era chi dormiva dentro, c’erano siringhe e bottiglie, e adesso c’è ancora il degrado più assoluto, è tornato come prima». Poi ha rilanciato: «Ma se sono abusivo, perché non mi hanno denunciato?». E il rammarico: «Avevo buonissime intenzioni, ora ci sono 200 bambini che non hanno potuto giocare a calcio. Avevo un progetto di calcio integrato, iniziative di solidarietà, un punto di riferimento per il quartiere. Mi piange il cuore vedere quella struttura ridotta così. E in tanti me lo fanno ogni giorno presente, perché al posto del campo da calcio adesso c’è una giungla»

L’ex assessore Luca Ghezzi: «Mi sarebbe piaciuto partecipare a una commissione d'inchiesta per chiarire la mia posizione in una corretta sede istituzionale»

«Mi sarebbe piaciuto molto poter partecipare a una commissione d’inchiesta per chiarire la mia posizione in una corretta sede istituzionale. Purtroppo altri hanno preferito nascondere e mistificare la realtà perché faceva più comodo far passare l’assessore 27enne di turno per incompetente, inadatto o “tonto” (cit.)».

Sono le parole di Luca Ghezzi, ex assessore allo Sport, estromesso dalla Giunta del sindaco Simone Gargiulo. E, a quanto pare, ha pesato il caso del campo da calcio di via Monte Rosa. Ghezzi non ha più parlato fino a domenica. L’occasione è stata un post di Giorgio Gerosa, ex assessore allo Sport ed ex consigliere del Pd, che nei giorni scorsi è tornato sulla vicenda sul suo profilo social, scatenando il dibattito, unico, tra l’altro, ad aver presentato una denuncia in Procura.

Gerosa evidenzia: «Tra un’Amministrazione che non procede contro un presunto abusivo e il presunto abusivo che non chiede legalmente il risarcimento, forse aveva ragione chi diceva che questo teatrino sulla pelle dei desiani aveva un solo scopo: far saltare l’assessore Ghezzi e rimpiazzarlo in Giunta».

Nell’accesa discussione è intervenuto proprio l’ex assessore allo Sport: «In questi mesi ho letto decine di articoli, post e dichiarazioni più o meno attinenti alla realtà dei fatti - scrive - Sicuramente ho sentito diversi attacchi personali nei miei confronti, stranamente più da parte di chi, in linea teorica, avrebbe dovuto sostenermi, piuttosto che da parte di chi aveva tutto l’interesse ad accusarmi. Non è possibile fare una ricostruzione semplicistica di come sono andate le cose, anche perché la situazione che si è creata non è solo il frutto di incomprensioni tra un soggetto privato e la pubblica amministrazione, ma è soprattutto la risultante di un utilizzo, a mio avviso totalmente inadeguato e scriteriato, della macchina amministrativa per perseguire fini politici e partitici». Per Ghezzi «la questione sarebbe dovuta essere trattata nelle sedi istituzionali opportune», ma così non è stato perché la commissione richiesta da Gerosa e dai gruppi di opposizione di Centrosinistra è stata respinta dalla maggioranza.

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