Usmate Velate

Furto sacrilego in chiesa e nella casa del don

Il colpo è avvenuto in settimana: razziata la cassaforte e le offerte dei fedeli che si trovavano in sacrestia

Furto sacrilego in chiesa e nella casa del don
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Prima l’incursione in canonica, poi il furto in sacrestia, dove è stata razziata la cassaforte. Doppio colpo a dir poco sacrilego e vergognoso quello messo a segno nella notte tra martedì e mercoledì scorso da parte di alcuni ladri che hanno preso di mira la chiesa Santa Margherita di Usmate Velate.

Furto sacrilego in chiesa e nella casa del don

I malviventi sono entrati in azione intorno alle 4 del mattino. Senza far scattare l’allarme sono riusciti a intrufolarsi nell’abitazione di don Lorenzo Passoni, in via Cavour, entrando da una finestrella che sfocia nello scantinato. Poi, sono risaliti nell’appartamento, aprendo tutti i cassetti e mettendo a soqquadro tutte le stanze. Non è chiaro se stessero cercando del denaro, ma sicuramente hanno tentato di mettere le mani sulle chiavi per disinserire l’antifurto della chiesa.

Cassaforte e offerte razziate

La porta della sacrestia è stata forzata senza troppi complimenti, dopodiché l’allarme è stato prontamente silenziato. I malviventi non ci hanno pensato due volte e senza esitare si sono diretti verso la cassaforte, nascosta all’interno della sacrestia, scassinata e razziata di tutto il contenuto per un totale di circa 500 euro. Non solo, perché i banditi hanno rinvenuto anche la borsa contenente le offerte del mese, anch’essa svuotata. Infine la fuga con il favore delle tenebre, con gli autori dell’increscioso gesto che se la sono data a gambe prima che qualcuno potesse notare la loro presenza.

La denuncia

Il sacerdote, che in quel momento stava ovviamente dormendo, non si sarebbe accorto di nulla. L’incursione notturna e la scoperta del furto è stata fatta solamente la mattina seguente, quando don Lorenzo ha notato il marasma nella propria abitazione. Passato lo spavento iniziale è bastato poco per capire che la «visita» fosse opera dei ladri e che anche la chiesa era finita vergognosamente nel loro mirino. A quel punto non è stato possibile far altro che sporgere denuncia ai Carabinieri, che ora indagano per provare a risalire ai responsabili.

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