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Disco orario e velocità: partono i controlli a Renate

Dal mese di settembre, telelaser per sanzionare chi pigia troppo il piede sull'acceleratore

Disco orario e velocità: partono i controlli a Renate
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Giro di vite a Renate contro chi pigia troppo il piede sull’acceleratore o non rispetta i limiti temporali degli stalli a disco orario.

Controlli al via

Il mese di settembre appena iniziato porterà un aumento dei controlli da parte degli agenti della Polizia locale, su indicazione dell’Esecutivo Zoia. Ecco allora che chi lascerà l’auto nei posteggi a tempo del centro paese - nelle vie Garibaldi, Cavour, Umberto e in piazza Zanzi - dovrà stare bene attento a non tardare, per evitare di trovare sul parabrezza un verbale. Lo stesso gli automobilisti che non s curano dei limiti di velocità, in particolare nelle vie di maggior scorrimento: Dante, Concordia, Roma e Garibaldi su tutte.
«Il Gran Premio, lo abbiamo visto nel fine settimana, si corre in autodromo a Monza non sulle strade di Renate -ha premesso con una battuta il sindaco Claudio Zoia - Ci stiamo adoperando affinché le regole vengano rispettate, per una maggior sicurezza di tutti. Al momento verranno effettuati dei controlli occasionali, senza ricorrere a postazioni fisse».
Attraverso il telelaser, una misuratore di velocità mobile che il Comune prenderà a noleggio.

E per l'autovelox...

Il passaggio agli autovelox non è comunque da escludere - «sono convinto che, ai nostri giorni, solo attraverso le sanzioni si riesca a fare rispettare le regole», dice il primo cittadino - ma c’è da fare i conti con la nuova normativa voluta dal vicepremier Matteo Salvini. Le regole introdotte dal decreto del leader del Carroccio pubblicato a fine maggio sulla Gazzetta ufficiale sostanzialmente mirano ad evitare che i Comuni utilizzino i totem per «fare cassa».

Ecco allora che gli enti locali dovranno coordinarsi con la Prefettura per l’installazione, anche nel caso dei cosiddetti «dispositivi mobili»; saranno inoltre tenuti a fornire un'adeguata dimostrazione della loro necessità attestando che il tratto stradale da monitorare presenta un tasso di incidenti particolarmente elevato. Il decreto introduce poi lo «stop» agli autovelox nei centri abitati in cui i limite è inferiore ai 50 km/h. Al di fuori delle città invece, ne proibisce il posizionamento su quei tratti in cui il limite di velocità risulti inferiore di più di 20 km/h rispetto a quanto previsto dal Codice della strada.

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