Finti tecnici in azione a Lentate: truffate due anziane cognate
Con la scusa di controllare il contatore i due presunti operatori hanno rubato soldi e ori.
Si sono finti tecnici dell’acqua e hanno raggirato due anziane cognate, entrambe vedove, scappando con soldi (qualche centinaia di euro) e gioielli dal grande valore affettivo. Truffatori a segno in via Tonale a Copreno, frazione di Lentate sul Seveso.
Due anziane cognate truffate da finti tecnici dell'acqua
«Mi hanno fatto perdere dieci anni di vita, sono dei disgraziati - racconta ancora scossa una delle due vittime, un’88enne che abita con la cognata 84enne in una casa costruita per due famiglie, in cui ognuna ha la propria indipendenza - Intorno alle 8.30 ha suonato un giovane sui 25 anni dicendo che doveva controllare il contatore dell’acqua perché a causa dei temporali c’era il rischio di esplosioni - Ci siamo fidate e abbiamo aperto il cancelletto. Pensi che gli ho anche detto “L’ho fatta entrare solo perché deve controllare l’acqua, ci sono in giro di quei malintenzionati...”».
Con la scusa di un'esplosione hanno fatto staccare tutte le spine della corrente elettrica
Una volta entrato, il presunto tecnico si è raccomandato di staccare tutte le spine della corrente elettrica, «perché a causa dei tuoni può saltare tutto per aria». E proprio mentre lo diceva in effetti si è sentito un fragoroso boato dovuto al temporale che giovedì si è abbattuto su tutta la Brianza. Una coincidenza che avvalorava la sua tesi e ha spaventato ancora di più le due donne.
«A un certo punto ha chiamato un complice, un uomo sui 40 anni più basso e robusto», prosegue l’88enne. «In casa mia hanno anche aperto il rubinetto e mi hanno mostrato un attrezzo con una lucina rossa, dicendo che l’acqua era inquinata e bisognava intervenire subito per evitare scoppi - aggiunge la cognata - Hanno anche fatto esplodere qualcosa in camera da letto, forse un petardo. Me ne sono accorta oggi (venerdì, ndr), quando ho notato che il copriletto era bruciato».
"Mettete soldi e ori in una coperta"
Dopo aver fatto leva sulla paura, i due truffatori hanno raccomandato alle anziane di riporre soldi e oro in una coperta, poi lasciata in cucina, e di non uscire di casa fino alle 11. Poi si sono dileguati.
«Quando siamo andate a controllare abbiamo visto che nella coperta non c’era più nulla e abbiamo capito che ci avevano raggirato - continuano le vittime - Al di là dei soldi, che in totale non superavano i 400 euro, ci dispiace per i gioielli dal valore affettivo e per le catenine che ci ricordavano i nostri mariti, che ci hanno fatto togliere».
Finti tecnici in fuga, allertati i Carabinieri
Una volta allertati, in via Tonale sono giunti i Carabinieri e nel pomeriggio le donne hanno sporto denuncia.
«E’ stata un’esperienza terribile, che le ha provate molto - conclude il figlio dell’88enne - Tra l’altro mia mamma in passato era stata vittima della truffa dell’abbraccio, con due ragazze che le avevano sfilato le catenine, e di due truffe telefoniche, con una presunta nipote che diceva di aver bisogno di soldi perché la madre aveva fatto un incidente. Per fortuna in questi due casi non si era lasciata irretire».