Monza

Raccolta firme per assegnare il Giovannino d'Oro a Fabio Castelli

L’iniziativa per ricordare il volontario Cri e coordinatore delle scuole parrocchiali morto nel terribile incidente

Raccolta firme per assegnare il Giovannino d'Oro a Fabio Castelli
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Una raccolta firme per chiedere l’assegnazione del Giovannino d’Oro alla memoria 2025 a Fabio Castelli, marito, papà di tre figli, direttore delle scuole parrocchiali di San Biagio, nonché volontario della Croce Rossa di Monza, morto a 55 anni in seguito alle terribili lesioni riportate nell'incidente che si è consumato il 5 luglio in viale Cesare Battisti, nel quale perse la vita anche il 37enne Manuel Montella, residente a Bovisio Masciago.

"Giovannino d'Oro a Fabio Castelli"

Un’iniziativa (che passerà poi al vaglio della commissione giudicatrice che dovrà scegliere tra la rosa di nomi che verranno proposti) che vede capofila le scuole parrocchiali di San Biagio (con monsignor Umberto Oltolini che dovrà redarne le motivazioni) e a cui ha aderito anche la Croce Rossa di Monza che, come ha annunciato, il prossimo 5 ottobre, in occasione delle celebrazioni per i 160 anni del Comitato cittadino, allestirà uno stand in cui si potrà depositare la propria firma.

L'iniziativa da San Biagio

La scomparsa di Castelli è una ferita ancora aperta in tutta la città. Apprezzatissimo il suo lavoro per le scuole dell’infanzia parrocchiali non solo nella «sua» San Biagio, dove lavorava, ma per tutte quelle cittadine che con lui hanno collaborato. Lo stesso monsignor Oltolini, che aveva conosciuto e apprezzato Castelli proprio in virtù del suo encomiabile lavoro per le scuole, si è attivato per far sì che gli venga riconosciuta la massima onorificenza cittadina. La petizione sta già circolando tra i docenti e i genitori di San Biagio.
Un lutto che ha colpito anche il Comitato monzese della Croce Rossa che si sta mobilitando anch’esso per raccogliere le firme a sostegno dell’assegnazione del Giovannino d’Oro.

L’incidente

Il terribile sinistro si era verificato venerdì 5 luglio nel primo pomeriggio. Sia Castelli che Montella erano in sella alle loro moto e stavano percorrendo, parallelamente, nel medesimo senso di marcia, viale Cesare Battisti, in direzione di piazzale Virgilio. Improvvisamente, lo schianto, violentissimo, al centro dell’incrocio con via Dante e via Rossini, con una Range Rover condotta da una donna del ‘71 residente a Milano e che poi sarebbe stata indagata per omicidio stradale.

Fin da subito le condizioni di entrambi i centauri sono apparse gravissime Per Manuel Montella, nato a Roma e trasferitosi a Bovisio Masciago nel 2020 per motivi professionali (lavorava a Treviglio) le speranze si erano spente poco dopo il sinistro. Mentre Castelli era deceduto qualche ora dopo, in serata, all’ospedale Niguarda, dove era giunto con l’elisoccorso. Le esequie, celebrate proprio da monsignor Oltolini, erano state partecipatissime. La chiesa di San Biagio si era stretta intorno alla moglie e ai tre figli. Ora l’attestazione di vicinanza dell’intera comunità con la mozione per l’assegnazione della massima benemerenza cittadina a Castelli.

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