Dopo 80 anni c’è posta per te
Mirko Valtorta, 34enne collezionista, ha recuperato della corrispondenza scritta ai tempi della guerra
C’è posta per te, dopo ottant’anni. Un documento del 1944 sarà consegnato ai parenti della donna a cui era indirizzato, che risale all’epoca della guerra: per la precisione il 15 settembre 1944.
La singolare vicenda inizia nell’aprile scorso, quando alla Caritas della parrocchia Sant’Ambrogio era stato consegnato un astuccio usurato dal tempo. Uno dei tanti oggetti raccolti dai volontari da distribuire alle famiglie più bisognose. Ma, a differenza di tutti gli altri, al suo interno c’era un piccolo frammento di storia. Dimenticato.
Dopo 80 anni c’è posta per te
Una lettera raccomandata del Provveditorato agli studi di Milano indirizzata alla maestra Giovanna Riva, vedova di Adeodato Galimberti, che viveva in città. La lettera - a firma del provveditore dell’epoca – riferiva della mancata concessione di una borsa di studio alla figlia dell’insegnante, Mariadele Galimberti, che frequentava la classe terza delle scuole elementari dell’allora Direzione didattica governativa di Seregno.
La richiesta era stata inoltrata all’Istituto nazionale per gli orfani dei maestri, «ma il Ministero dell’Educazione nazionale ha comunicato che detto istituto ha sospeso temporaneamente la sua attività in attesa della riforma della sua amministrazione - si legge nella missiva del Provveditorato - Non appena il Ministero invierà le nuove forme per la concessione delle borse di studio, queste vorranno portate a conoscenza degli interessati».
Nell’astuccio c’era un altro documento d’epoca, datato 28 marzo 1944: la dichiarazione firmata dal direttore didattico governativo, Enrico De Peverelli, che certificava la frequenza di Mariadele Galimberti alla scuola elementare seregnese, nella IV circoscrizione di Milano.
I documenti, che avevano catturato l’attenzione di una volontaria della Caritas, sono stati consegnati a Mirko Valtorta, collezionista di stampe, giornali e litografie storiche, che ha così iniziato le ricerche per risalire ai parenti di madre e figlia citati nei documenti, ingialliti dal tempo.
Nel suo lavoro il collezionista è partito dalla data di nascita di Galimberti, il 9 gennaio 1935 e dalla residenza in via Manzoni 10.
«Mi sono recato in Basilica San Giuseppe e, attraverso la consultazione del registro dei Battesimi, la sacrestia si è messa in contatto con un familiare ancora in vita, un uomo che vive in via Cairoli - ha spiegato Valtorta, 34enne guardia sala dei musei civici di Milano - E’ stata una bella ricerca e sono contento del risultato: è un piacere riuscire a trovare una persona a cui restituire questa piccola testimonianza del nostro passato».
Proprio in questi giorni, a 80 anni da quel carteggio, è prevista la consegna ai parenti di Galimberti, sorpresi del singolare ritrovamento.
Il collezionista e appassionato di antiquariato non è nuovo a simili ricerche storiche. Da una sua idea, nel 2022 era stata realizzata una mostra sul collegio Ballerini con foto d’epoca tra le classi di una volta, il refettorio e la prima fanfara.