Seregno

Sinistra Italiana: "No al banchetto di Forza Nuova"

Nel pomeriggio è prevista anche la presentazione del libro di Paolo Berizzi, giornalista impegnato nella denuncia delle realtà neofasciste. La segretaria provinciale: "Motivi di ordine pubblico e non accettiamo provocazioni"

Sinistra Italiana: "No al banchetto di Forza Nuova"
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No al banchetto di Forza Nuova a Seregno. Lo chiede per motivi di ordine pubblico la segreteria di Sinistra Italiana Monza e Brianza per la contemporanea presenza in città di Paolo Berizzi (nella foto), giornalista e saggista, che presenta il suo libro “Il ritorno della bestia. Come questo Governo ha risvegliato il peggio dell’Italia”.

"No al banchetto di Forza Nuova"

La segretaria provinciale di Sinistra Italiana, l’agratese Giovanna Amodio, chiede l’intervento della Questura e della Prefettura affinché revochi per motivi di ordine pubblico l’eventuale autorizzazione al banchetto di Forza Nuova, previsto in città. Nel pomeriggio di oggi, sabato 14 settembre, dalle 17 in sala civica Gandini sarà ospite Paolo Berizzi, giornalista e saggista, che presenta il suo libro. L’iniziativa è promossa dal Comitato unitario antifascista 25 Aprile con l'Amministrazione comunale. Il giornalista è sotto scorta dal 2019 per le minacce e le intimidazioni ricevute a causa del suo costante impegno di denuncia delle realtà neofasciste e neonaziste.

Sinistra Italiana: "Non accettiamo provocazioni"

“Siamo venuti a conoscenza che Forza Nuova sarà presente a Seregno, a poche centinaia di metri dalla sala in cui si svolgerà la presentazione del libro di Berizzi - si legge in una nota diffusa in mattinata dalla segreteria provinciale di Sinistra Italiana - Non accettiamo provocazioni da parte di un partito neofascista che, ricordiamo, è il responsabile, dell’assedio alla Cgil a Roma nell’ottobre 2021 e per il quale il segretario nazionale, Roberto Fiore, è stato condannato in primo grado a 8 anni e 6 mesi di carcere”.

Il richiamo alla Costituzione

Sinistra Italiana ritiene “gravissime e inaudite le dichiarazioni rilasciate da Roberto Fiore nell’intervista trasmessa da Piazza pulita giovedì scorso, in cui si è definito “fascista rivoluzionario”. La XII disposizione finale e transitoria della Costituzione italiana è chiara: “E` vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista”.

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