La decisione

Carate Brianza, stop al circo: l'area della Porenzella non è idonea

Saranno individuati in futuro nuovi terreni fuori dall’abitato per ospitare spettacoli viaggianti. Il sindaco: «Vieteremo anche attrazioni con la presenza di animali»

Carate Brianza, stop al circo: l'area della Porenzella non è idonea
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Mai più spettacoli circensi alla Porenzella di Agliate, frazione di Carate Brianza, da anni individuata come area per ospitare i tendoni di compagnie itineranti.

La delibera della Giunta

Lo ha deciso la Giunta deliberando la scorsa settimana l’atto di indirizzo per l’individuazione di nuovi spazi pubblici riservati a circhi o spettacoli viaggianti. Nel testo approvato dall’Esecutivo di centrodestra a Carate Brianza viene precisato che l’area della Porenzella «risulta priva delle necessarie dotazioni volte a garantire lo svolgimento in sicurezza degli spettacoli viaggianti e che, pertanto, non è più possibile individuare quell’area come disponibile per le attività circensi».
Uno «stop» a carovane e tendoni con acrobati e trapezisti sul terreno in località Agliate, ma che, al momento, sospende di fatto la possibilità che compagnie circensi possano a breve tornare a esibirsi sul territorio comunale.

Per quanto tempo non è dato sapere. Nella delibera viene precisato che «è intenzione, con successivi provvedimenti, individuare nuove aree da destinare allo scopo», ma «fuori dal tessuto abitato» e che le stesse dovranno però anche essere dotate «di impianti per la sicurezza».

«Al momento - commenta il sindaco Luca Veggian - non abbiamo ancora individuato aree adatte. Resta però chiara l’indicazione legata alla Porenzella, che in passato ha sempre ospitato compagnie circensi, ma che è stata ritenuta non più adatta per ragioni di sicurezza ad ospitare questo tipo di spettacoli...».

Stop agli spettacoli con animali a Carate?

«Nessuna preclusione all’arte circense», tiene a precisare il primo cittadino che ha però fatto sapere di essere intenzionato, in futuro, a mettere mano anche all’apposito Regolamento comunale per «vietare gli spettacoli che prevedano l’utilizzo di animali».

Una decisione già adottata in diversi Comuni d’Italia, ma che spesso è stata poi contestata dalle compagnie circensi con ricorsi al Tar che hanno prodotto l’annullamento degli «stop» adottati dalle Amministrazioni comunali.
A permettere l’impiego di animali negli spettacoli e nelle manifestazioni viaggianti, infatti, è una datata Legge nazionale - la numero 337 del marzo 1968 - , che regola il settore e che riconosce la funzione sociale dei circhi equestri e dello spettacolo viaggiante, contemplando anche la detenzione e l'utilizzo di animali. La normativa nazionale ha anche una parte dedicata alla tutela degli animali, con pene per chi li maltratta. È lecito insomma detenerli e utilizzarli negli spettacoli a patto che ne siano rispettate le loro condizioni di benessere.

 

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