Vimercate

Sensi unici a Velasca, le minoranze chiedono il referendum

I gruppo di opposizione chiedono alla Giunta di fermare il progetto e, se necessario, di ricorrere alla consultazione popolare.

Sensi unici a Velasca, le minoranze chiedono il referendum
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Stop al progetto dei sensi unici a Velasca per procedere con un tavolo di confronto con i cittadini per dare il via ad una fase di sperimentazione e, se serve, indire anche un referendum tra i residenti.

Un ordine del giorno firmato da tutti i consiglieri di opposizione

Queste in sintesi le proposte messe nero su bianco a Vimercate dalle forze di minoranza Cittadini in Movimento, Vimercate e BuonSenso, Noi per Vimercate, Lega e Fratelli d’Italia in un ordine del giorno che i consiglieri chiedono venga discusso nella seduta di Consiglio comunale di martedì prossimo, 24 settembre.

Il documento  certifica la contrarietà delle minoranze al progetto che l’Amministrazione di centrosinistra di Vimercate si appresta a varare. In sostanza i gruppi di opposizione rappresentati in aula da Patrizia Teoldi, Cinzia Nebel, Giovanni Sala, Luca Caprioli, Luca Trassini e Massimiliano Pispisa, si schierano con i 400 cittadini circa che hanno firmato la petizione per dire no alla rivoluzione viabilistica nella frazione.

L'imbocco di via Velasca all'altezza di via don Romeo Rosa; da qui la strada diventerà a senso unico verso il centro della frazione

Le minoranze si schierano con i cittadini che hanno firmato la petizione

Nell’ordine del giorno le opposizioni sottolineano che "gli incontri della Consulta di Velasca sono stati realizzati in un periodo estivo e di vacanza, non favorendo la partecipazione dei cittadini. Inoltre, le modalità di tali incontri sono state informative di una scelta discrezionale che la Giunta avrebbe adottato senza aver sondato in precedenza il parere della comunità".

I motivi della contrarietà

L’ordine del giorno entra poi nelle questioni sollevate dai cittadini.

"Velasca non dispone di una circonvallazione alternativa - si legge ancora - Via Velasca è l’unica centrale e prioritaria via di ingresso e uscita dalla frazione... Il progetto non è avallato da sufficienti elementi oggettivi e tecnici che supportino le esigenze di sicurezza, limitazione del traffico e tutela dell’utenza debole con un intervento così invasivo per la frazione... L’analisi delle criticità risulta essere modesta nel numero di incidenti e conseguenze; piuttosto evidenzia possibili interventi anche graduali a supporto di una possibile prevenzione e migliorabilità della viabilità e della sicurezza".

"Aumenterà anche l'inquinamento"

Il documento ricorda, inoltre, la contrarietà al progetto per la nuova viabilità espressa da gran parte dei cittadini intervenuti agli incontri pubblici. E ancora, le quasi 400 firme raccolte con una petizione. Sottolinea come nelle valutazioni complessive derivanti dall’introduzione dei sensi unici non sia stato tenuto in debita considerazione il prevedibile aumento delle emissioni di Co2 dovuto all’allungamento del tragitto per i veicoli a motore.

"Stop al progetto e, se serve, indire un referendum"

Alla luce di tutto ciò l’ordine del giorno si propone di impegnare il sindaco Francesco Cereda e la sua Giunta a sospendere l’avvio della sperimentazione, a istituire un tavolo di approfondimento con i cittadini, a considerare l’avvio di una sperimentazione per fasi successive. Infine: "Considerare la possibilità di indire una consultazione popolare tramite referendum per valutare il riscontro effettivo dell’intera comunità".

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