La carrozzina dei disabili non passa dalla porta dei Lego, bimba di 10 anni scrive all’azienda
Ludovica e il fratello Vittorio si sono dimostrati sensibili all’inclusività. Nella risposta ricevuta l’impegno a risolvere la criticità segnalata
Si sono accorti che la carrozzina dei disabili non passa dalla porte dei giochi Lego e hanno scritto alla nota azienda produttrice, che ha ringraziato per la segnalazione.
La carrozzina dei disabili non passa dalla porta dei Lego, bimba di 10 anni scrive all’azienda
La scoperta arriva da due bambini varedesi, Ludovica e Vittorio Lo Raso di 10 e 7 anni, entrambi appassionati del celebre gioco di costruzioni. Ma che in questo caso si sono distinti per sensibilità, attenzione al prossimo e anche determinazione nel chiedere l’abbattimento delle barriere nei giocattoli, in modo che ogni bambino possa pienamente identificarsi nelle ambientazioni che costruisce.
I due fratelli possiedono diversi set di mattoncini del marchio danese, alcuni vecchi anche di trent’anni che appartenevano al papà Stefano, e un considerevole numero di personaggi e accessori, tra questi anche due sedie a rotelle.
«Mentre costruivano la loro casa ideale con alcuni pezzi sfusi si sono accorti che il personaggio seduto sulla sedia a rotelle non passava dalle porte dell’edificio. Si sono chiesti come fosse possibile e visto che a distanza di giorni ci pensavano ancora hanno deciso che dovevano comunicare questo problema all’azienda» ha raccontato Laura, la mamma dei due bambini che frequentano la scuola primaria.
Nella email scritta alla Lego Brand Retail, Ludovica si presenta come una bambina appassionata del gioco di mattoncini e spiega appunto che la sedia a rotelle non riesce a passare dalle porte della case, quindi la sua richiesta: «Sarebbe bello per rispetto di chi utilizza la carrozzina trovare una soluzione a questo problema».
La riposta
Nel giro di pochi giorni è arrivata la risposta da parte dell’azienda che ha preso l’impegno a far pervenire la segnalazione ai progettisti in Danimarca in modo che in futuro le porte delle case siano più larghe.
«L’azienda ha risposto in maniera pronta e ha dato importanza alla loro segnalazione, i bambini ne sono rimasti molto contenti - ha continuato mamma Laura - Ludovica ha quindi ringraziato per la risposta e ha chiesto di poter essere aggiornata su eventuali novità».
Con questa iniziativa i due fratellini varedesi hanno stimolato un passo avanti verso l’inclusività, anche nel gioco.
«Con questo gesto hanno dimostrato sensibilità al tema dell’inclusione, si sono accorti che c’era un problema e non hanno voluto passarci sopra. E’ bello vedere che nelle nuove generazioni si muove qualcosa in questo senso» ha concluso la mamma.
(in copertina Ludovica e Vittorio Lo Raso)