Presidio a Monza contro morti e infortuni sul lavoro
In piazza Si cobas, le organizzazioni di base e il Foa Boccaccio.
Nella giornata di ieri, venerdì 20 settembre, si è tenuto a Monza un presidio partecipato contro le morti e gli infortuni sul lavcoro, tema di strettissima attualità anche in Brianza dopo i casi avvenuti negli ultimi mesi e messi in luce anche dal report diffuso in questi giorni dalla Prefettura in occasione di un vertice straordinario.
Presidio a Monza contro morti e infortuni sul lavoro
Nella giornata di ieri in particolare sono scese in piazza Si cobas, le organizzazioni di base e il Foa Boccaccio.
"Sia negli obiettivi del presidio che nella attualizzazione dello stesso - si legge nella nota diffusa alla stampa in queste ore - è stato chiaro che ciò che il tavolo di lavoro dell’assemblea cittadina lotte sociali sta creando una situazione composita dove il Si cobas, la Cub, Usb, MPS e il Foa Boccaccio stanno cercando, nonostante le vedute in molti casi differenti, un percorso unitario che crediamo sia necessario in un momento sociale e politico come questo, rilanciando con volontà anche una progettualità che serva da comburente per l’innesco delle necessarie vertenze unitarie.
Il Si cobas - prosegue la nota - ha ribadito con coerenza che le morti e gli infortuni non sono un caso ma frutto di politiche sociali e lavorative figlie stesse della complicità dei sindacati padronali e realtà politiche parlamentari asservite a dinamiche che non fanno altro che riproporre sia a livello nazionale che internazionale lo sviluppo di economie di guerra dedicate al profitto Tutelate sempre più da sistemi repressivi (come nel caso del DDL 1660) e propagandistici che fanno delle guerre colonialiste e di classe veri e propri cavalli di battaglia".
A fine mese un nuovo appuntamento in piazza
Le organizzazioni ribadiscono che il cambiamento deve partire dai luoghi di lavoro e intanto rilanciano un nuovo appuntamento in piazza per il 28 settembre:
"Per questo abbiamo ribadito, come sindacato conflittuale e anticapitalista, che la vera forza di cambiamento e organizzazione di percorsi debba partire dai luoghi di lavoro e che debba essere di prospettiva locale e successivamente nazionale e internazionale, rilanciando l’appuntamento a Monza del 28 Settembre prossimo di contrasto alle politiche repressive del governo Meloni contro chi si oppone alle grandi opere e dandoci appuntamento per il 29 Settembre a Bologna per decidere una grande mobilitazione nazionale con sciopero generale contro il DDL 1660 e successivamente la continuazione del tavolo di lavoro territoriale per formazione sindacale e unitarietà di intenti con le altre sigle e soggettività".