Carate Brianza

Un nuovo corso alla casa di riposo di Agliate: le suore passano la mano dopo mezzo secolo

Ufficializzato il passaggio della gestione della Rovella a una società di Milano: la proprietà resta alla Congregazione

Un nuovo corso alla casa di riposo di Agliate: le suore passano la mano dopo mezzo secolo
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Mantenere l’imprinting religioso dell’assistenza delle suore e, al contempo, potenziare l’offerta alle degenze in autosufficienza, alle situazioni di Alzheimer e alle demenze senili. Con queste linee guida è avvenuto nelle scorse settimane il passaggio di gestione della casa di riposo Rovella di Agliate dalla storica gestione delle Suore Infermiere di San Carlo alla società «Ge.M. Milano Srl».

Un nuovo corso alla casa di riposo di Agliate

«L’avvicendamento dipende dalla crisi vocazionale e dall’invecchiamento delle religiose attive nella struttura, motivi che non garantivano più il necessario ricambio generazionale», ha spiegato Enzo Di Stefano, amministratore di Ge.M. Milano Srl. Una tendenza comune a tutto il territorio alla quale supplisce l’operatore privato di mercato. La società milanese, attiva in tutta Italia nel rilevare centri di assistenza religiosi, ha pattuito un contratto di subentro nella gestione della casa di riposo di Agliate e della Rsa Padre Masciadri di Seveso, entrambe prima in carico alla medesima congregazione.

L’accordo prevede che le suore mantengano la proprietà delle strutture, risiedano presso di esse e garantiscano l’assistenza religiosa da sempre fornita ai pazienti mentre la società si farà carico della parte sanitaria.

«Abbiamo gestito il passaggio nel segno della continuità. Le suore assicurano l’assistenza religiosa che hanno sempre offerto ai degenti, oltre a momenti liturgici quali la Messa che sono stati mantenuti», ha spiegato l’amministratore. La struttura di Agliate dispone di 84 posti, per la gran parte occupati, mentre il personale complessivo è di circa 50 persone, interamente assorbito dalla precedenze gestione. Tra questi venticinque operatori sanitari di struttura e cinque infermieri in luogo delle circa tredici suore – più il personale sanitario – rimaste a gestire la Rsa sino al passaggio.
Il secondo obiettivo dei nuovi gestori, come detto, è il potenziamento dell’offerta e della struttura.

«Collegato al subentro nella gestione ci sono il rilancio e l’ampliamento dei servizi offerti: dalla riorganizzazione assistenziale al miglioramento degli standard qualitativi ai quali ci stiamo già dedicando (maggior qualità dei pasti, maggior copertura del personale infermieristico), dai progetti di assistenza individuale al potenziamento dell’assistenza diurna e domiciliare, fino all’ampliamento delle degenze alle situazioni di autosufficienza, ai pazienti affetti da Alzheimer e da demenze senili. In una parola, un potenziamento dell’attuale ricovero classico fornito dalla Rsa», ha continuato l’amministratore.

Un obiettivo ambizioso che il nuovo gestore ha affidato ad una direttrice, emanazione del territorio e con una lunga esperienza nelle strutture brianzole, che seguirà sia la struttura di Agliate sia quella di Seveso.

di Matteo Bosatta

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