Giussano

Lutto in Croce bianca per la scomparsa di Franco Meneghin, volontario e sommelier

E' entrato in sezione dopo la pensione. Si occupava del centralino e del servizio trasporti

Lutto in Croce bianca per la scomparsa di Franco Meneghin,   volontario e sommelier
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Grande cordoglio nella Croce bianca di Giussano per la scomparsa di Franco Menghin, un amico e un volontario, sempre disponibile in sezione.  Si occupava del centralino e del servizio trasporti.

 

Era in Croce bianca dal 2018

Un amico e un volontario, pieno di attenzioni e disponibilità verso gli altri: così  i «colleghi» della sezione della Croce bianca di via D’Azeglio,  ricordano Franco Meneghin.
Il giussanese, 68 anni, si è spento all’hospice di Giussano martedì scorso a seguito di una serie di patologie che l’avevano colpito nell’ultimo anno. Meneghin era arrivato in Croce bianca nel 2018, dopo la pensione e subito si era fatto apprezzare per i suoi modi gentili, la voglia di condividere e la sua attitudine ad aiutare gli altri. Sommelier di professione, era un grande esperto e un buon estimatore di vini, una passione la sua che amava condividere e raccontare anche con gli amici volontari del turno.

Il ricordo del collega

Meneghin è stato molto apprezzato nel suo lavoro, ma anche al centralino della Croce bianca dove ha operato per diversi anni, vivendo in prima persona anche il periodo difficile della pandemia.

«Ha svolto gli ultimi servizi lo scorso anno - ha ricordato l’amico e collega di turno in croce bianca, Pino Paravati - abbiamo fatto parecchi turni insieme. Franco era una persona molto disponibile, un ottimo sommelier, ci parlava spesso dei vini. Era un intenditore esperto. E’ sempre stato bene fino al 2022 quando ha avuto il primo infarto che aveva però superato bene. Poi ne è arrivato un secondo lo scorso anno e da lì sono iniziati una serie di altri problemi di salute. A causa di un’infezione gli hanno amputato una gamba, ma era stato in riabilitazione e avrebbe dovuto mettere la protesi. Purtroppo ci sono state altre complicazioni, fino poi alla scoperta anche di un tumore. Gli ultimi mesi sono stati un calvario, era molto provato, seppure abbia sempre avuto al suo fianco la moglie, infermiera all’ospedale di Desio e la figlia».

 

Si occupava del centralino e del servizio trasporti

Grande l’affetto dimostrato in questi giorni di lutto da parte degli amici volontari, ma anche da tanti altri giussanesi della città. Tante persone gli volevano bene; Franco si occupava oltre che del centralino anche  dei servizi di trasporto disabili e trasporti a scuola e tante famiglie lo conoscevano.

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