Desio

Veggian diffida il consigliere Costanza: «Non è di Forza Italia», ma è scontro

Braccio di ferro con il Provinciale: respinto il provvedimento appellandosi al regolamento del Consiglio comunale

Veggian diffida il consigliere Costanza: «Non è di Forza Italia», ma è scontro
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Diffida dal Provinciale al consigliere di Desio Samuel Costanza, che siede all’opposizione ed è stato eletto coi voti di Forza Italia. Il coordinatore di Monza e Brianza, Luca Veggian, ha inviato una comunicazione che porta la data del 28 settembre ed è indirizzata, oltre che al consigliere Costanza, anche al sindaco, Simone Gargiulo, che alla vigilia delle elezioni Europee ha lasciato la sua Lista Civica Per Desio per aderire a Forza Italia, e al presidente del Consiglio, Fabio Arosio. Gargiulo aveva ricevuto la tessera direttamente dal coordinatore nazionale, Antonio Tajani, ma da quel momento è esplosa l’anomalia che vede il partito degli Azzurri in maggioranza con il sindaco e all’opposizione con Samuel Costanza, coerente con il mandato dei quasi 500 elettori che lo hanno votato alle Amministrative del 2021.

Veggian diffida il consigliere Costanza: «Non è di Forza Italia», ma è scontro

«Come gli è stato comunicato attraverso la conferenza stampa del “Centrodestra” che si è tenuta a Desio martedì 11 giugno, il sindaco Simone Gargiulo ha aderito a Forza Italia e il partito è entrato a far parte della maggioranza dell’Amministrazione comunale di Desio - così scrive Veggian - In seguito alle sue affermazioni, pubblicate a mezzo stampa, sono emerse una serie di criticità, di natura personale, che l’hanno portata a confermare la sua posizione all’interno della minoranza ma continuando a fregiarsi dell’appartenenza a Forza Italia e qualificandosi, in ogni occasione pubblica, quale esponente di Forza Italia».

Quindi la diffida formale «a non fregiarsi dell’appartenenza a Forza Italia», ma anche «a non parlare mai in nome del partito, se non preventivamente autorizzato dalla segreteria provinciale».

E, facendo riferimento alle dichiarazioni del consigliere, «trasmesse a mezzo stampa, dove si dice “pronto a dare spiegazioni a tutti i livelli, compreso il coordinatore nazionale Antonio Tajani”, le rammento che non mi è possibile deferirla ai probiviri del partito in quanto non risulta né iscritto, tantomeno in regola con il tesseramento».

La replica di Costanza

Pertanto, ha chiesto al presidente del Consiglio di trasmettere la comunicazione ai capigruppo consiliari della città di Desio. Dura la replica di Samuel Costanza, che non ci sta e ha inviato i chiarimenti allo stesso sindaco, oltre che ad Arosio.

«Credo che il rispetto delle regole della politica, ma prima ancora di quelle istituzionali, sia indispensabile per chi ricopre ruoli politici, e faccio riferimento al coordinatore Veggian, ma anche istituzionali, in questo caso il sindaco Gargiulo, prima di esprimere considerazioni e di fare scivoloni (per non dire figuracce) politico istituzionali».
Prosegue ricordando che «il sottoscritto è regolarmente iscritto al partito politico di Forza Italia». Costanza afferma di essere tesserato da anni e di avere l’iscrizione al partito, «non avendo mai ricevuto alcun diniego da Forza Italia».
Quindi il riferimento al regolamento del Consiglio comunale e all’articolo 9, «che non lascia spazio a strane interpretazioni. Il combinato disposto dei commi 1 e 4 porta, infatti, alla facile conclusione che I’unico consigliere autorizzato a parlare a nome del gruppo politico di Forza Italia è il sottoscritto».

Per Costanza non c’è spazio per altre interpretazioni, «se il sindaco Gargiulo intende aderire al gruppo politico di cui io e solo io sono il capogruppo, vale a dire Forza Italia, deve prima darne comunicazione scritta al presidente del Consiglio e al segretario comunale, e successivamente attendere la mia approvazione per l’accettazione e l’appartenenza al gruppo. Sino a quando ciò non avverrà io continuerò a essere l’unico rappresentante istituzionale e politico del grande partito politico a cui mi onoro di appartenere». E conclude: «E' triste constatare come nel giorno del compleanno del nostro grande presidente (domenica 29 settembre, ndr) Desio e la Brianza siano finite in mani sbagliate. Silvio pensaci tu!», appellandosi a Berlusconi.

La vicenda politica che tiene banco da alcuni mesi, quindi, non si è ancora chiusa, con il consigliere che non intende arrendersi e «obbedire» al coordinatore provinciale. Il braccio di ferro nell’Aula del Consiglio continua.

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