Il Premio della carità al prete attento ai poveri
Nella festa della Casa della carità il riconoscimento a don Augusto Panzeri, già cappellano del carcere di Monza, che opera nella Caritas a livello provinciale
«Punto di riferimento da trent’anni a Monza e in Brianza nell’attenzione agli ultimi, è tuttora un maestro di carità, che ci indica non solo perché e come “dare per”, perché e come “‘fare per”, ma prima ancora perché e come stare con chi è in una situazione di difficoltà, di bisogno, di emarginazione».
Il Premio della carità al prete attento ai poveri
Con questa motivazione la quarta edizione del premio Casa Carità è stato assegnato a don Augusto Panzeri, domenica mattina presso la Casa della carità, alla presenza di monsignor Bruno Molinari, responsabile della comunità pastorale San Giovanni Paolo II, del sindaco di Seregno Alberto Rossi con l’assessore alle Politiche sociali, Laura Capelli, oltre ai responsabili della struttura e di un discreto pubblico. Il premio è stato consegnato in una triplice ricorrenza: il giorno della memoria di san Vincenzo de’ Paoli, fondatore dell’ordine delle Figlie della Carità che, da oltre 90 anni, operano all’interno dell’istituto Pozzi, la festa della Casa della carità e il 50esimo di ordinazione sacerdotale del sacerdote.
«Abbiamo consegnato un’icona che raffigura il buon Samaritano, che simboleggia e al tempo stesso racchiude tutta la sua opera pastorale svolta in questi anni nei vari ambiti da don Panzeri - ha commentato il prevosto - E miglior occasione non ci poteva essere perché per pura coincidenza il passo odierno del Vangelo secondo Luca narra del Samaritano che soccorre l’uomo spogliato di tutto dai briganti».
Il sindaco Rossi ha confermato il valore del riconoscimento e delle persone o enti a cui finora è stato assegnato, che hanno contribuito ad accrescere i senso di comunità. La prima edizione era toccata a don Graziano De Col, quale direttore del don Orione, quindi a Pinuccio Colombo e lo scorso anno alle Figlie della Carità.
Don Panzeri, nato a Galbiate il 10 ottobre del 1947, è stato ordinato sacerdote l’8 giugno del 1974 dal cardinale Giovanni Colombo, arcivescovo di Milano. A Monza dal 1994 è stato responsabile della Caritas decanale prima e quindi della Caritas della zona pastorale V di Monza e Brianza sino allo scorso anno, dove continua a operare.
Dal 2010 al 2013 è stato anche cappellano del carcere di Monza, in cui prosegue la sua attività di ascolto e sostegno dei detenuti.
Nel 2021 gli è stato assegnato il premio Beato Luigi Talamoni dalla Provincia. Ha ricoperto numerosi altri incarichi all’interno di associazioni, gruppi e realtà ecclesiali e laicali del territorio. Fondamentale il lavoro e il percorso di formazione e di crescita svolto con migliaia di volontari in tutti gli ambiti sociali.
Tutti gli eventi programmati nella festa della Casa della carità hanno riscosso notevole successo di pubblico, come la «risottata» e la camminata della solidarietà.