Le motivazioni

Italia Viva Mb, il Presidente Provinciale Alberto Pilotto si è dimesso

Contestualmente ha lasciato il partito. "E’ giusto che nel partito si prendano le responsabilità le persone che ne condividono la linea e chi come me è scettico o fortemente critico si faccia da parte"

Italia Viva Mb, il Presidente Provinciale Alberto Pilotto si è dimesso
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Nel corso della scorsa settimana, il Presidente Provinciale di Italia Viva Alberto Pilotto si è dimesso e, come da lui stesso comunicato, ha lasciato anche il partito, decidendo di aderire all’associazione politica Orizzonti Liberali. 

Italia Viva Mb, il Presidente Provinciale Alberto Pilotto si dimette

Tanti i motivi che lo hanno portato a prendere questa scelta, come da lui stesso spiegato in una lunga nota diffusa alla stampa.
"La decisone di liquidare la costruzione di un raggruppamento più ampio di centro che aggreghi consenso sulle nostre idee politiche, dichiarando semplicisticamente che dobbiamo prendere atto che il sistema è bipolare è un enorme errore che non guarda ai dati e ai fatti oggettivi (nel nostro territorio, ma non solo, alle politiche il Terzo Polo ha raggiunto risultati a doppia cifra e ci ha consentito di eleggere un deputato e un senatore; così pure alle regionali i risultati sono stati molto interessanti e complessivamente ci hanno consentito di eleggere in tutta la Regione 3 rappresentanti)" - spiega Pilotto.

"Decidere di abortire solo dopo pochi mesi il percorso complesso e faticoso di costruire un Centro alternativo a Populismo e Sovranismo, solo perché abbiamo avuto degli ostacoli di tipo personale nonostante si condividano i contenuti politici, ci deve fare riflettere e interrogare su cosa andrebbe fatto per dare priorità al progetto politico rispetto le legittime ambizioni personali".

Inoltre, aggiunge Pilotto, "La scelta di riportare Italia Viva all’interno del “Campo Largo” (nell’attuale oggettiva situazione di debolezza) lo costringe all’irrilevanza e a sottostare ai ricatti e ai veti di gran parte dei compagni di strada.

Per Alberto Pilotto inoltre "La distanza tra le nostre proposte e quelle dell’attuale raggruppamento di sinistra è abissale ed incompatibile con una serie di valori riformisti quali  competenza e merito, e proposte riformiste sintetizzabili nell’Agenda Draghi e aggiunge: "I Veti del Centro Sinistra nei nostri confronti continuano come e più di prima anche dopo le dichiarazioni di Matteo Renzi di aderivi. Ce lo dimostrano due situazioni concrete : la prima a Monza dove nonostante il Presidente Regionale di IV si sia speso direttamente nelle ultime settimane, abbiamo verificato nuovamente  l’impossibilità di avere agibilità politica all‘interno della coalizione di centro sinistra ; la seconda in Liguria dove addirittura la nostra coordinatrice nazionale non è riuscita a ritagliare  nessuno spazio per IV".

"Impossibile incidere nella politica a livello locale"

"In questo quadro  - prosegue Alberto Pilotto nella nota - il partito è destinato a restare a percentuali vicino al 2% che può consentire sì di eleggere un paio di deputati a livello nazionale nella prossima legislatura all’interno di una coalizione più ampia, ma rende impossibile al resto delle persone impegnate d’incidere minimamente nella politica a livello locale.

E’ giusto che nel partito si prendano le responsabilità le persone che ne condividono la linea e chi come me è scettico o fortemente critico si faccia da parte".

E conclude "Alla mia età non ho più intenzione di dedicare il mio tempo per avventure politiche che non condivido e che si perdono in eccessivi tatticismi .Mi piace pensare che sia possibile una politica nuova che sappia costruire ed aggregare (magari rinunciando tutti a un pezzetto dei propri interessi e convinzioni per un progetto più grande ) soprattutto in questi tempi di guerra dove le divisioni sembrano avere il sopravvento. Lì sarà il mio posto".

Ha aderito a Orizzonti Liberali

"Nel frattempo - aggiunge in chiusura l'ex Presidente Provinciale di Italia Viva - ho dato la mia adesione all’associazione politica Orizzonti Liberali nella convinzione che sia possibile ripartire aggregando tutte quelle persone (anche deluse) che si aspettano dalla politica la capacità di mettere il paese nelle condizioni di crescere con un progetto riformista che s’impegni in modo pragmatico, concreto e senza slogan, con competenza e senza interesse di parte al benessere di tutti. Concludo dicendo che questi 5 anni in Italia viva sono stati belli ed intensi ed ho incontrato moltissime persone valide e nuovi amici ed ho imparato tantissimo più dalle sconfitte che dalle vittorie. Lascio il partito senza rinnegare nulla e auguro ad Italia Viva il meglio, consapevole che resteremo comunque amici e che potremo in futuro ritrovarci perché sono moltissimi i valori che ci accomunano".

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