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Colpo
Hanno cercato di rubare alla Colmar: presi i tre ladri
Si tratta di giovani rumeni condannati a 8 mesi e che ora devono lasciare l'Italia
Hanno cercato di rubare alla Colmar di Monza dei capi di valore, ma sono stati sorpresi e arrestati dalla Polizia di Stato.
I ladri hanno colpito alla Colmar
Nella notte tra domenica 6 e lunedì 7 ottobre 2024 alla 1.45, gli agenti della Polizia di Stato della Squadra Volanti della Questura di Monza e della Brianza sono intervenuti presso il deposito di una nota azienda di abbigliamento a Monza, la Colmar, perché la vigilanza privata dello stabile aveva segnalato che l’allarme antintrusione era scattato improvvisamente, nonostante avessero da poco effettuato il giro di perlustrazione previsto.
Giunti immediatamente sul posto, i poliziotti hanno notato strani movimenti e rumori all’interno del deposito, trovando la porta di ingresso del magazzino danneggiata. Introdottisi all’interno, gli agenti hanno colto tre persone sul fatto mentre, con il volto travisato e con indosso numerosi attrezzi atti allo scasso tentavano di organizzare i capi di abbigliamento ivi contenuti per impossessarsene.
I malviventi, con in mano pinze, tenaglie, cacciaviti e coltelli, sono stati immediatamente immobilizzati.
L'arresto dei tre rumeni
I tre malviventi, giovani cittadini rumeni di 27, 30 e 31, hanno fin da subito dichiarato di essersi introdotti per rubare i capi di abbigliamento stoccati nel magazzino della Colmar, del valore commerciale compreso tra 350 e 550 euro cadauno. Un quarto complice invece attendeva i malviventi all’esterno del magazzino a bordo di un camion ed sarebbe stato pronto a caricare la merce sottratta e darsi immediatamente alla fuga.
I ladri, immediatamente bloccati, avendo anche precedenti per reati contro il patrimonio, sono stati tratti in arresto e posti a disposizione dell’Autorità Giudiziaria presso la Procura della Repubblica di Monza per la celebrazione dell’udienza per direttissima.
A seguito dell’udienza, l’arresto è stato convalidato e a seguito del giudizio con il rito del patteggiamento sono stati condannati a 8 mesi di reclusione, con pena sospesa.
I tre sono stati anche destinatari del provvedimento amministrativo di allontanamento dal territorio nazionale.
