Incinte a 16 anni, grazie al Cav sono mamme
Una di Monza e una di Lissone, le ragazzine hanno ricevuto il supporto delle volontarie del Centro aiuto alla Vita
Non è mai facile accettare una gravidanza inattesa e ancora più complicato è gestire la situazione se si ha appena 16 anni. Eppure se trovi qualcuno che ti ascolta, ti aiuta ad affrontare le tue paure e ti offre un sostegno (anche economico) poter tenere il proprio bambino diventa possibile. È quello che è successo a due neomamme incinte ad appena 16 anni, una di Monza e una di Lissone, entrambe italiane, che hanno potuto scegliere di non interrompere la gravidanza.
Giovanissime incinte aiutate dal Cav
Fondamentale per loro, come per le altre 150 mamme (tutte con storie diverse) accolte ogni anno dal Centro aiuto alla vita di Monza, è l’opera delle volontarie e dei volontari che le ascoltano e le supportano al centro di via Zucchi 22 B.
«Molte mamme oggi arrivano da noi grazie al numero verde nazionale, attivo h24 che le indirizza al nostro sportello - racconta Josetta Grosso, storica volontaria - Spesso si capisce subito quando non vogliono interrompere la gravidanza, ma tutti le hanno consigliate così, a volte basta un incoraggiamento perché possano scegliere quello che vogliono davvero».
Così è capitato con una ragazza monzese, che oggi ha 17 anni e una bellissima bambina di un anno.
«Per lei abbiamo attivato un progetto Gemma che permette anche un accompagnamento economico - racconta Josetta - Oggi la mamma vive con il suo bimbo, mentre il papà, anche lui 17enne, vive ancora coi genitori. I ragazzi hanno potuto continuare ad andare a scuola e i loro genitori li hanno appoggiati in questa scelta».
Diverse, invece, la situazione che sta vivendo una ragazzina di Lissone, anche lei incinta a 16 anni. «In questo caso i genitori e tutte le persone attorno le hanno sconsigliato la gravidanza, ma lei non voleva interromperla, voleva portare avanti la sua idea e noi l’abbiamo sostenuta».
Oggi la giovanissima è nei primi mesi della gravidanza e ha trovato tanto amore e tanta pazienza e supporto al Centro aiuto alla Vita. «Sappiamo per esperienza che poi quando i genitori diventano nonni sono contenti della scelta e ammirano la scelta dei loro figli perché la vita vince sempre, all’inizio però non è facile accettarlo e noi supportiamo tutta la famiglia», conclude Grosso.
Ecco come trovare e dare aiuto
Da qualche mese la presidenza del Cav di Monza è di un papà, Roberto Canesi, 38 anni, con una bimba di due anni e in attesa di un altro figlio. Nella vita ingegnere, parrocchiano del Duomo di Monza da sempre, Canesi ha deciso di prendere il testimone e intraprendere questa bella sfida. «Il Cav è ben organizzato, ma per aiutare le mamme in difficoltà dobbiamo aumentare la comunicazione, arrivare sui social, farci conoscere sempre di più - ha spiegato - Sono tante le attività che svolgiamo, supportando tutte le mamme e non solo con aiuto materiale ed economico. Davanti a ragazze giovani, studentesse, a cui tutti dicono di abortire, chi invece vuole tenere il suo bimbo ha bisogno del supporto giusto, per questo siamo presenti anche in ospedale».
Il Cav è attivo tutti i lunedì mattina dalle 9 alle 12, il mercoledì e giovedì dalle 14.30 alle 18 in via Zucchi, ma per i casi più difficili, è sempre attivo il numero verde 800.813.000 o la chat su WhatsApp con +39334 888 5173.
L’ascolto avviene anche all’Ospedale S. Gerardo Settore A (Piano Terra Ambulatori Ginecologia) il martedì dalle 8.30 alle 10 e al Centro Famiglia di Lissone in piazza Giovanni XXIII 25 sabato dalle 10 alle 12.
Per chi invece volesse donare attrezzature e abbigliamento può recarsi in via Zucchi 22/B martedì, mercoledì o venerdì dalle 9 alle 12.