Presentazione

La sfida della Fondazione Morandi

Casa e Domus Morandi: le due facce di un ambizioso progetto

La sfida della Fondazione Morandi
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Domus Morandi da una parte, Casa Morandi dall'altra: due facce di un unico ambizioso da 5 milioni di euro  progetto in ambito sanitario sognato dalla Fondazione Morandi. Che non si ferma qui

Presente e futuro di Fondazione Morandi

Nella prestigiosa cornice dell'auditorium Testori di Palazzo Lombardia e alla presenza di ospiti quali il presidente della Regione Attilio Fontana, l'assessore regionale Alessandro Fermi, il sindaco di Monza Paolo Pilotto, la Fondazione Morandi ha fatto un bilancio dei progetti realizzati dal 2022 a oggi e lanciato una sfida verso il futuro

Nata dall'esperienza personale della famiglia Morandi (il figlio subì un incidente in motorino e, solo dopo mesi di ricovero, è riuscito a riprendersi) e animata da un profondo senso di gratitudine verso chi ha reso possibili “seconde possibilità”, la Fondazione si propone di restituire quanto ricevuto attraverso iniziative che promuovono la formazione, la ricerca e l’inclusione sociale con un'attenzione particolare alle persone più vulnerabili e ai loro bisogni: esempi concreti sono le progettualità in essere – il supporto alla ricerca e alla formazione, TatticaMENTE e la raccolta fondi collegata alla pubblicazione del libro Inattesa – e quelli futuri come l’idea progettuale di Casa Morandi.

Le progettualità riflettono quindi la mission della Fondazione, ispirata al concetto anglosassone di give back: il desiderio di restituire quanto ricevuto, non solo come gesto di riconoscenza, ma come impegno a condividere e diffondere quel dono. L'obiettivo è creare un circolo virtuoso di solidarietà e sostegno reciproco, affinché ciò che è stato donato possa migliorare concretamente la vita di altre persone e comunità.

In ambito sanitario, Fondazione Morandi si impegna a supportare la formazione specialistica di medici e operatori sanitari, a finanziare la ricerca scientifica, e a offrire assistenza concreta a pazienti colpiti da gravi traumi, garantendo loro l'accesso a cure e riabilitazione essenziali.

In ambito scolastico, offre borse di studio e sostegno economico per permettere a giovani talentuosi, ma economicamente svantaggiati, di accedere alla Facoltà di Medicina e Chirurgia, aiutandoli a realizzare il sogno di diventare medici.

In campo sportivo, promuove l’inclusione sociale e lo sviluppo personale dei giovani, con particolare attenzione a ragazze e ragazzi con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA), attraverso progetti dedicati alla formazione degli allenatori sportivi che lavorano con questi atleti.

Casa Morandi

La Casa Morandi rappresenta una delle idee progettuali più ambiziose e innovative della Fondazione Morandi, una visione ambiziosa con l’obiettivo di integrare riabilitazione, formazione e supporto comunitario in un contesto altamente funzionale e sinergico. Questo concept, porta la firma dei co-fondatori dello studio Migliore+Servetto Ico Migliore e Mara Servetto, figure di spicco nel panorama del design e dell'architettura contemporanea.

Migliore, vincitore di tre prestigiosi Premi Compasso d’Oro, ha inoltre curato la copertina e arricchito con disegni originali il libro “Inattesa” di Matteo Morandi, parte del cui ricavato sarà devoluta a scopi benefici.

Il progetto immagina due strutture interconnesse situate a Monza. La prima, denominata Domus Morandi, pensata per l’ex sede RAI in via Mirabellino, un edificio progettato nel 1954 da Gio Ponti, riconosciuto per il suo valore architettonico e la sua storicità. In occasione dell’evento, l’artista Luca Petraglia presenterà una sua opera ideata per l'occasione, ricostruendo con i celebri mattoncini LEGO la struttura stessa. Questo permetterà al pubblico di visualizzare, pezzo dopo pezzo, il futuro possibile dell'edificio e immaginare il suo sviluppo. Questo spazio verrebbe interamente dedicato all'assistenza pediatrica per bambini affetti da malattie terminali. Domus Morandi avrebbe la mission di offrire un ambiente di cura specializzato, per garantire un'accoglienza calorosa e servizi innovativi, supportando in modo efficace i piccoli pazienti e le loro famiglie in momenti di grande vulnerabilità.

La seconda struttura, il Campus Morandi, è pensata per il lotto di via Lissoni e vuole diventare un centro polifunzionale aperto alla comunità. L’idea sarebbe di dotare questo spazio di aree ricreative e riabilitative, trasformandolo in luogo di incontro e inclusione. Il Campus avrebbe l'obiettivo di coinvolgere la comunità locale attraverso una vasta gamma di attività sociali e di sostegno, creando un ambiente in cui le persone possano connettersi e collaborare per il benessere comune.

Entrambe le strutture si ispirano alla missione della Fondazione Morandi, che mira a creare spazi in cui non solo vengano fornite cure avanzate, ma venga anche promosso un supporto educativo e sociale, con l'intento di favorire il benessere e la solidarietà per le persone più vulnerabili.

Evento Fondazione Morandi da sinistra Rossella Brescia Marco Morandi Andrea Biondi Iglo Migliore
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Evento Fondazione Morandi da sinistra Marco Morandi Iglo Migliore e Rossella Brescia
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Pubblico
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TatticaMENTE

Il progetto TatticaMENTE, sviluppato dalla Fondazione Morandi e ispirato dall'esperienza di Martina Morandi, atleta professionista della UYBA Volley – squadra di Busto Arsizio che compete nella massima serie –, si propone di esplorare e migliorare la gestione dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento (DSA) in ambito sportivo, con particolare attenzione alla pallavolo. Grazie alla collaborazione con il Consorzio Vero Volley di Monza, TatticaMENTE punta a formare gli allenatori per ottimizzare la comunicazione e la collaborazione tra atleti con DSA, compagni di squadra e tecnici. Il progetto mira, inoltre, a creare un protocollo scientifico e materiale divulgativo applicabile a diversi contesti sportivi. Il lavoro prevede il coinvolgimento attivo di allenatori e neuropsicologi, con lo scopo di sviluppare tattiche e strategie specifiche per l’allenamento, raccogliere feedback e perfezionare le pratiche attraverso un approccio evidence-based.

 

Inattesa, il romanzo di Matteo Morandi che racconta la nascita della Fondazione

Il libro "Inattesa" scritto da Matteo Morandi con Lidia Labianca , nasce da una riflessione profonda scaturita da una drammatica esperienza familiare: l’incidente in moto del figlio Mattia, che lo ha lasciato in coma per due mesi. Di fronte a questa prova, Matteo e sua moglie Paola hanno deciso di trasformare il dolore e l'incertezza in un'opportunità di solidarietà. Da questa volontà di restituire è nata la Fondazione Morandi, che si occupa di progetti concreti nei settori della sanità, della scuola e dello sport, con particolare attenzione alla formazione, alla ricerca e all'inclusione sociale.

Uno dei progetti chiave è la costruzione di Casa Morandi: un luogo, reale e figurato, dove la riabilitazione incontra la formazione e il sociale, pensato per offrire supporto a chi ha bisogno di cure riabilitative e, allo stesso tempo, spazi di crescita e confronto. Tutti i proventi derivati dalle vendite di "Inattesa" saranno infatti devoluti a sostegno di questo progetto.

 

Il messaggio centrale del libro è l’importanza di agire con generosità anche nelle situazioni più difficili, trasformando il dolore in un'energia positiva che possa aiutare gli altri. "Far del bene ti fa bene" diventa il principio guida, dimostrando che anche dalle esperienze più inattese può nascere qualcosa di grande e benefico per la comunità.

 

 

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