Il ricordo

Cavenago piange il sciur Sala, colonna del volontariato

Angelo Sala, classe '35, è stato l'anima delle cucine delle feste del paese, oltre che volontario per Acd Cavenago, Vivere aiutando a vivere, Di mano in mano e Auser

Cavenago piange il sciur Sala, colonna del volontariato
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Col suo cuore grande e con le sue capacità dietro i fornelli era stato un grande punto di riferimento per tante associazioni e feste del paese, ma non solo perchè il suo impegno come volontario trascendeva quello della cucina. Tutta Cavenago piange Angelo Sala, l’uomo classe 1935 si è spento nei giorni scorsi lasciando un grande solco in tutta la comunità cittadina dove l’89enne rappresentava una vera e propria colonna portante dell’associazionismo.

Cavenago piange il sciur Sala, colonna del volontariato

Vivere aiutando a vivere, Auser, Di mano in mano, fino ad arrivare all’Acd Cavenago dove ha collaborato per oltre cinquant’anni. Sono solo alcune delle realtà dove il signor Sala prestava servizio. Quello che cambiava era solamente il cappellino o la maglietta dell’associazione, quello che rimaneva uguale era sempre l’impegno che l’89enne ci metteva nel donare tutto sé stesso.

Come detto uno dei suoi grandi impegni era quello nelle feste del paese, dove era sempre dietro ai fornelli, non solo però per cucinare, ma anche per coordinare tutti i volontari. Per lui che aveva passato una vita tra le cucine e i catering nella divisione «party service» dell’Allemagna era infatti un gioco da ragazzi.

Non solo un grande impegno verso gli altri, ma anche quello in ambito familiare. Nel lontano ‘62 il signor Angelo infatti si era sposato con la moglie Maria Galli, conosciuta da tutti in paese come Mariuccia, e due anni dopo era nato il figlio Mario.

«Papà era una persona eccezionale - ha spiegato il figlio - In questi giorni è stato proprio un grande orgoglio sentire da tante persone che lo conoscevano e lo apprezzavano quanto fosse una brava persona. Sempre pronto a dare una mano a tutti, non c’era una festa alla quale mancava. A partire da quelle politiche, passando poi a quelle sportive e fino ad arrivare a quelle dei giovani come il Cavesbrago. Lui dirigeva tutta la cucina, insegnando agli altri come muoversi e come preparare da mangiare».

L'impegno di oltre 50 anni con l'Acd Cavenago

Tra tutte le associazioni, un impegno grandissimo è stato quello nel calcio, con l’Acd Cavenago. Sala aveva iniziato a collaborare con la società cavenaghese a partire dagli anni ‘70 come tuttofare. Era lui che si occupava del taglio dell’erba nel campo e nella sistemazione delle strutture. Un legame fortissimo che era continuato fino all’ultimo come la sua passione. Un legame sottolineato anche dallo stesso presidente della società Paolo Sotgiu:

«Un uomo con la U maiuscola, un vero innamorato del calcio, ma di quello dilettantistico quello vero, quello pulito come diceva sempre lui. Ci hai sempre seguito, anche quando ormai stava venendo meno la sua mobilità, tutte le domeniche in casa , spesso anche in trasferta. Mai una parola contro, sempre a favore anche nei momenti peggiori, lui aveva sempre una parola di conforto per i ragazzi , per i suoi ragazzi. Guai a chi gli toccava la tribuna , doveva a tutti i costi spazzarla lui, era un modo per continuare a sentirsi utile per il suo Cavenago come se in tutta la sua vita non avesse dato abbastanza. Presente sempre alle presentazioni della squadra, alle cene di Natale, amato da tutti. Come si poteva non amare un uomo del genere. Volevo ringraziarti per tutto quello che hai dato alla nostra società, alla tua società. Riposa in pace Angelo riposa in pace Sciur Sala, così tutti ti chiamavano».

Parole alle quali si sono aggiunte anche quelle del sindaco Giacomo Biffi:

«Angelo è stato una vera colonna dell’associazionismo del paese, una persona sempre in prima fila quando c’era da fare. Ha fatto senza mezzi termini la storia del volontariato del nostro paese, per questo credo che sia doveroso un ricordo e sicuramente un grande ringraziamento».

L’ultimo saluto al caro Angelo è stato portato nel corso della giornata di ieri, venerdì 11 ottobre. Una chiesa gremita di persone e cari si è così stretta attorno alla famiglia Sala per accompagnare questo simbolo dell’operosità e del bene per il prossimo, nel suo ultimo viaggio verso il paradiso.

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