In piazza spunta il cartello che vieta il gioco del pallone
Affisso da un residente esasperato su autorizzazione della parrocchia, proprietaria dell'area concessa ad uso pubblico.
Alzi la mano chi da bambino e (perché no?) anche da adulto non abbia tirato almeno un calcio ad un pallone in una piazza. Magari utilizzando una panchina o un portone come porta.
Nella piazza di Vimercate di proprietà della chiesa
Accade, o meglio... accadeva, anche nella centralissima piazza Roma, a Vimercate, in particolare sul sagrato posteriore del Santuario della Beata Vergine del Rosario. Spazio che è di proprietà della parrocchia, ma ad uso pubblico.
Affisso da un residente esasperato, autorizzato dal parroco
Qui, proprio sul muro posteriore della chiesa, è comparso nei giorni scorsi un cartello che vieta, in italiano e in altre tre lingue, il gioco della palla. L’iniziativa non è però del parroco, don Maurizio Rolla, che si sarebbe limitato ad autorizzare, a fronte di una precisa richiesta, un cittadino a procedere all’affissione. Si tratta di un residente della piazza esasperato da notti insonni.
"Molto spesso capita che giovani e giovanissimi si trovino in piazza fino a tarda sera a giocare a pallone utilizzando il muro della chiesa come porta da calcio - ha raccontato il residente - Spesso anche bambini che probabilmente si stancano di restare ai tavoli dei ristoranti del centro con i genitori e quindi si trovano in piazza a giocare a palla. Con il risultato che noi, anche con le finestre chiuse, non abbiamo più pace e facciamo fatica anche a prendere sonno".
Qualcuno ha storto il naso
Il cartello ha però fatto storcere il naso a molti e ha acceso un dibattito in particolare sui Social. E c’è chi ha pensato bene di sdrammatizzare affiggendo, sotto a quello ufficiale, un altro cartello posticcio con la scritta «E allora ci droghiamo...».