L'intervista da Vedano al Lambro

"Al G7 ho incontrato il ministro del Canada"

Il 18enne Lorenzo Sironi ha donato un'opera d'arte alla responsabile per le disabilità canadese

"Al G7 ho incontrato il ministro del Canada"
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Al G7 c’era anche Lorenzo nella delegazione dei ragazzi di Facciavista di Vedano al Lambro che la scorsa settimana ha partecipato al primo summit dell’inclusione che si è tenuto ad Assisi.

Facciavista al G7

E proprio Lorenzo Sironi, vedanese di 18 anni e studente al liceo artistico Nanni Valentini di Monza, è stato uno dei protagonisti del summit.

Da grande vorrei fare il disegnatore professionista, per questo ho donato un quadro che è il frutto di un lavoro di gruppo tra me, Alessandro e altri ragazzi che hanno frequentato Facciavista in quel periodo. Infatti il quadro lo abbiamo realizzato qualche anno fa usando una tecnica tipica del gruppo, in ogni caso un lavoro collettivo e che si svolge in quattro fasi: posizionamento dello scotch sulla tela; pittura con, letteralmente, qualsiasi cosa. Da pezzi di gommapiuma a palloncini, lacci, pezzi di plastica, ferro o altro; rimozione dello scotch e pittura con i pennelli.

Ha raccontato il giovane studente.

Ha portato la sua arte ai grandi della terra

Una vera e propria opera d’arte che è stata consegnata ai grandi della terra durante il dibattito sui temi dell’inclusione e della disabilità. Ma il quadro, nella sua bellezza, ha un suo significato.

Spesso l'autismo viene definito un disturbo. In realtà ciò non implica automaticamente che incida negativamente nella vita delle persone neuro-atipiche. E questo è ciò che il quadro dimostra: un vasto e profondo oceano di colori dalle varie sfumature, circondato da pennellate lineari sui bordi o sul cerchio al centro, che rappresentano sia dei glitch, di solito tipici simboli di errore, per indicare come la gente spesso ci vede.

Ha spiegato al Giornale di Monza al rientro dal summit internazionale che ha riunito i ministri per l'inclusione dei sette più grandi Paesi del mondo.

Un'occasione unica per Facciavista

Un’occasione unica per Lorenzo e per i suoi amici per incontrare i «big» della terra.

Personalmente non è che provassi troppa ansia per via del fatto che queste persone ricoprissero cariche importanti. Ciò che mi emozionava era il fatto che fossero rappresentanti di paesi esteri, voleva dire rischiare incomprensioni durante le conversazioni - ha proseguito - Semmai il fatto che ci dirigessimo, in gruppo, in una zona affollata, rumorosa e con poco spazio, a disturbare le persone che mangiavano. Questo mi ha fatto venire un pochino di ansia. Ma giusto un po’...

Lorenzo ha avuto l’opportunità di parlare, in inglese, con il ministro canadese Kamal Khera.

Non ero agitato all'idea di avere davanti una persona con un ruolo importante, quanto nervoso per paura di dire qualcosa di sbagliato, di parlare a voce troppo bassa o troppo veloce, o di non ricordarmi il termine corretto da dire, essendo questo un mio problema tipico - ha concluso - Comunque devo dire che sono stato davvero fortunato, visto il carattere empatico e gentile, per esempio, del ministro del Canada. Mi sono anche un po' emozionato, come lei, mentre le dicevo quanto fossi felice di aver contribuito a realizzare quest'opera artistica che a me pare davvero ben riuscita. E poi soprattutto quando lei mi ha abbracciato. Dopo ho anche cercato sul web qualche informazione su di lei. Le sono davvero grato per quello che ha fatto per me e tutti i ragazzi neuro-atipici.

I ragazzi di Facciavista, poi, hanno donato a tutti i leader un foulard artistico realizzato proprio da loro. Uno di questi è stato anche consegnato alla premier Giorgia Meloni.

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