Meno licenziamenti più felicità: Di Maio scrive alla famiglia Canali
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Dopo la visita, sabato pomeriggio, alle lavoratrici davanti alla sede dello stabilimento di Carate Brianza il vice presidente della Camera Luigi Di Maio scrive una lettera alla famiglia Canali.
Di Maio scrive una lettera alla famiglia Canali
La lettera integrale
"Alla famiglia Canali,
vi scrivo questa lettera dopo aver incontrato un gruppo di lavoratrici e lavoratori della vostra azienda a Carate Brianza che mi hanno raccontato dei licenziamenti previsti di 134 dipendenti, tra cui 130 donne. Erano preoccupate per le loro sorti, ma soprattutto per le sorti dei loro figli e delle loro famiglie. Ho ascoltato le loro storie e ho visto le loro facce, le mani con cui hanno contribuito al successo di un’azienda che è uno dei fiori all’occhiello del Made in Italy. Conosco la vostra storia. Siete nati nel 1934, in tempi di guerra, tempi difficili e nonostante ciò avete costruito un’azienda che ha dato migliaia di posti di lavoro nell’arco di più di 80 anni e che ha dato lustro al nostro Paese. Le lavoratrici che ho incontrato qualche giorno fa dicevano con orgoglio che Obama veste gli abiti che loro producono.
Come Vicepresidente della Camera, membro del Parlamento italiano e rappresentante delle istituzioni, conosco bene le problematiche delle imprese, ma sono altrettanto preoccupato per i problemi dei lavoratori che rischiano, in un numero sempre maggiore, di rimanere senza un lavoro e senza nessun aiuto dallo Stato. Per me le piccole e medie imprese italiane, soprattutto quelle che esportano il Made in Italy nel mondo, sono la spina dorsale del Paese e senza di esse il Paese muore. Le esigenze dell’impresa vanno rispettate perché solo se l’impresa prospera può continuare a dare lavoro e generare ricchezza all’interno della comunità. Altrettanto doveroso è rispettare le esigenze delle lavoratrici e dei lavoratori: parliamo della vita di madri, di figli e di padri. Parliamo di garantire serenità alle famiglie. In particolare di 134 famiglie che traggono sostentamento dal lavoro presso il vostro stabilimento di Carate Brianza.
Così come ho incontrato le lavoratrici di Carate Brianza, che ho trovato estremamente preoccupate per i licenziamenti, vorrei incontrare voi per discutere delle problematiche riguardanti gli annunciati licenziamenti e per proporre eventuali soluzioni a questa complessa situazione che garantiscano tanto il successo dell’azienda quanto la vita delle lavoratrici e dei lavoratori. Un Paese giusto è infatti quello che garantisce sicurezza e prosperità a entrambi. Gli uni non possono vivere senza gli altri, e viceversa.
Vi invito anche a sedervi al tavolo di confronto aperto presso il Ministero dello Sviluppo Economico, interlocutori, per chiarire la posizione dell’impresa sulla scelta di licenziamento collettivo. Il tavolo potrebbe portare a una soluzione che rispetti le scelte dell’azienda e le esigenze dei lavoratori.
Confido nella vostra comprensione e rimango in attesa di un positivo riscontro a quanto da me richiesto. Vi porgo i miei più cordiali saluti."
Il Vice Presidente della Camera Luigi Di Maio