Templari in Cappella Reale, servizio sospeso nel mistero
Appena iniziato, il servizio dei volontari s’è già fermato. Tutto è nato da una verifica che il Comune ha chiesto alla Curia ambrosiana
Appena iniziato, qualche settimana fa, il servizio dei Templari alla cappella della Villa Reale s’è già fermato. A decretare la sospensione dell’attività dei volontari è una verifica che il Comune ha chiesto alla Curia ambrosiana. Così gli uomini in cappa bianca rossocrociata, che avevano attirato l’attenzione dei visitatori della reggia nelle scorse settimane, sono per ora rientrati nei ranghi.
Il mistero dei templari fermati
Abbottonatissimo il sindaco di Monza Paolo Pilotto: «La cappella della Villa Reale dipende formalmente dalla Curia. E’ una chiesa come tutte le altre. Abbiamo chiesto quindi alla Curia se le possa andare bene il servizio che l’associazione Templari Oggi aveva concordato con il Consorzio Villa Reale e Parco questa estate».
Si dà il caso però che il presidente del Consorzio sia lo stesso Pilotto. Che in estate dà il via libera come presidente consortile, e in autunno frena come sindaco: è cambiato forse qualcosa? «In estate non avevamo informazioni che abbiamo acquisito in seguito» taglia corto il primo cittadino. Di quali informazioni si tratti, impossibile sapere.
Tutto inizia il 21 giugno, quando il Consiglio di gestione del Consorzio approva la convenzione con l’associazione Templari Oggi che «ha manifestato la volontà -si legge nella delibera- di mettere a disposizione del Consorzio volontari/cavalieri, per presidiare alcuni ingressi ed edifici di particolar rilievo, tra i quali la Cappella Reale e Villa Mirabello durante i fine settimana» secondo un calendario concordato.
Cosa prevedeva l'accordo
Tra l’altro, i cavalieri dovranno, indossando un abbigliamento «identificativo dell’associazione, che ne consenta l’immediata riconoscibilità da parte della cittadinanza», «presidiare in modo volontario e non retribuito, coordinandosi con il Consorzio e sotto la guida di un incaricato dello stesso, ingressi ed edifici di particolar rilievo gestiti dal Consorzio; supportare la cittadinanza, fornendo informazioni utili a rendere edotta l'utenza sui corretti comportamenti da tenere nel Parco e per accedere a strutture in gestione al Consorzio; coadiuvare gli organi di competenza vigilando sul rispetto delle regole; monitorare il territorio, evidenziando le eventuali problematiche esistenti e segnalare, pertanto, agli organi di competenza quanto rilevato durante lo svolgimento della loro attività (...). I cavalieri/volontari dell'associazione non sono autorizzati ad intervenire attivamente in caso di reato, fatte salve le prerogative che la legge riserva ad ogni cittadino, ad effettuare indagini sugli individui e/o a schedarli o intromettersi nella sfera privata altrui».
La convenzione, che prevede sei mesi di prova e una durata di tre anni rinnovabili, è sottoscritta dal direttore generale del Consorzio, Bartolomeo Corsini, e dal presidente nazionale di Templari Cattolici d’Italia (1300 iscritti in Italia), Mauro Giorgio Ferretti. Grazie all’accordo viene riaperta dopo trent’anni la Cappella Reale.
Chi sono i Templari oggi
Presenti in diversi Paesi d’Europa, ma anche negli Stati Uniti, i templari -si legge nel sito dell’associazione Templari Oggi- si definiscono «un’associazione privata di fedeli strutturata internamente come un Ordine cavalleresco, ovvero che segue una disciplina, una gerarchia e una spiritualità che si ispirano agli antichi ordini della cavalleria cristiana medievale. Non siamo e non ci definiamo come un’ordine cavalleresco». Si sentono però «eredi dell’antico Ordine Templare soppresso nel 1312 nel senso dei valori perseguiti per quanto riguarda la vocazione di difesa dei luoghi sacri, dei pellegrini, dei deboli, degli oppressi sempre in piena comunione con la Chiesa Cattolica ed il Pontefice».
L’associazione organizza conferenze, pubblica libri e «si adopera fattivamente al recupero, alla riapertura ed al presidio di luoghi di culto che hanno subìto nel corso del tempo l’abbandono, la chiusura, il deterioramento o la profanazione». Ciò avviene soprattutto nel Nord Italia. Tra le chiese dove sono presenti i Templari, l’abbazia cistercense di Piona (Lecco) e l’abbazia Olivetana di Seregno.
Dalla Curia trapela la voce che monsignor Marino Mosconi, nuovo arciprete, non è coinvolto nella faccenda e che non ne saprebbe nulla nemmeno il vicario episcopale, monsignor Michele Elli. Abbiamo richiesto informazioni all’ufficio stampa di Templari Oggi, ma ancora attendiamo risposte. Non resta che aspettare che la lettera di Pilotto faccia il suo iter in arcivescovado e che da Milano giunga una risposta.