Dedicò la sua vita agli altri: la Polizia ricorda il suo agente scomparso 20 anni fa
Consegnata l'opera d'arte che commissionò lo stesso Sovrintendente Luigi Rapicavoli
Un uomo che ha dedicato la sua vita agli altri. E ora il suo ricordo resterà impresso nella memoria anche attraverso un'opera d'arte che fu lui stesso a ideare, ma che non riuscì a consegnare in tempo a quella che considerava la sua famiglia, la Polizia di Stato.
Dedicò la sua vita agli altri
Si è tenuta oggi, sabato 2 novembre 2024, in Questura a Monza, la cerimonia di commemorazione dei defunti, in occasione della quale è stato ricordato il Sovrintendente Luigi Rapicavoli, fondatore dell'associazione Arcobaleno, impegnata a favorire l'attività sportiva per le persone con la sindrome di Down.
La Polizia ricorda il suo agente scomparso 20 anni fa
Alle 12, il Questore Salvatore Barilaro e il Prefetto Patrizia Palmisani hanno deposto una corona d’alloro presso la stele commemorativa dei Caduti della Polizia di Stato, posta nel cortile della Questura, con la benedizione del cappellano don Gianluca Bernardini e alla presenza dei funzionari, dei poliziotti della Questura, del Presidente e dei rappresentanti della Sezione Provinciale dell’Associazione Nazionale della Polizia di Stato. A cornice del momento celebrativo è stato eseguito il Silenzio d’ordinanza dall’Ispettore Capo in quiescenza Franco Costantino.
L'opera da lui stesso voluta
Poi il toccante ricordo del soprintendente Rapicavoli, alla presenza della moglie, Elena Altobrando, degli amici e familiari, nonché dei funzionari di polizia e colleghi che lo avevano conosciuto e lavorato insieme a lui, come l'ex dirigente della Polizia Angelo Re. E' stata quindi donata dalla famiglia un’opera realizzata dall’artista monzese Mariella Convertini da un'idea dello stesso poliziotto, intitolata “….strappo d’affresco Famiglia Polizia di Stato”.
Fondò l'associazione Arcobaleno
Rapicavoli considerava famiglia tutti gli appartenenti alla Polizia di Stato che negli anni hanno condiviso con lui il lavoro e la missione del servizio dell’istituzione di cui faceva parte.
Una missione a favore del prossimo e soprattutto dei giovani che il collega “Gigi” ha svolto anche quando era fuori dal ruolo istituzionale e delle funzioni che esercitava. Infatti, oltre agli arresti per cui ha ricevuto numerosi riconoscimenti, nel 1995 aveva fondato l’associazione Arcobaleno Calcio, dove coniuga l’amore per il prossimo, e per i giovani con capacità speciali, e la passione per lo sport, per continuare la sua missione a favore del bene degli altri. L’affresco, ricordo di Gino, verrà affisso nel corridoio principale della Questura, e costituirà il segno tangibile del suo affetto per la Polizia di Stato e per i colleghi un segno della sua presenza.