Monza città insicura? In aumento i reati sulla strada
I dati degli interventi e le prossime mosse dell'Amministrazione per la sicurezza
La percezione di sicurezza a Monza è carente, ma i dati dicono che in realtà i reati sono in calo, ma c’è un elemento che spiega questa sensazione dei cittadini: l'aumento dei reati su strada.
Sicurezza, come stanno le cose?
Lo ha ben spiegato il comandante della Polizia locale Giovanni Dongiovanni durante la serata di Consiglio comunale dedicato alla Sicurezza. «Se tutti i reati sono in costante decremento negli ultimi 15 anni in Lombardia e in particolare nel 2012-2019, ci sono una specifica fetta che invece cresce a Monza e sono i reati di strada», ha spiegato Dongiovanni.
A Monza i furti nel 2017 erano 1470, sono scesi a 1023 nel 2019 e a 822 nel 2021, mentre le rapine sono rimaste stabili a 20.
«Sono invece cresciuti i cosiddetti reati di strada nell’arco del periodo 2017-2021. Ad esempio i danneggiamenti passati dai 651 ai 911, le minacce aumentate da 90 a 133, le lesioni dolose da 112 a 138, le percosse (classico reato da rissa) da 25 a 46, le violenze sessuali da 11 a 15 e la ricettazione da 40 casi a 55. Sono reati con pene minori, ma creano più allarme sociale».
Insomma, se secondo i dati Istat Milano è, guardando le denunce per numero di abitanti, la città più pericolosa in Italia, Monza si pone invece al 51esimo posto tra i capoluoghi di provincia, in pratica a metà classifica.
«I dati ci danno i reati denunciati in calo dello 0,6% - ha continuato Dongiovanni - Per questo abbiamo riorganizzato la Polizia locale per contrastare questi fenomeni di strada. Avremo otto agenti motociclisti e abbiamo pensato di rendere la Polizia annonaria più specializzata per i fenomeni di disturbo».
I dati della Polizia locale sulla sicurezza
Già nell’anno appena passato, comunque, l’ambito di azione della Polizia locale ha avuto numeri importanti, che il comandante ha voluto condividere. Dal 15 gennaio al 15 ottobre sono state accertate 76 violazioni per guida in stato di ebrezza, 3 sotto stupefacenti, mentre sono state beccate 57 persone senza patente e 216 veicoli senza assicurazione in regola.
Altri numeri: 250 i danni al verde pubblico o patrimonio; 492 le attività di indagine per il contrasto alla criminalità diffusa, di cui 180 a carico di ignoti e 312 a carico di noti, con 351 persone denunciate, di cui 4 alla Procura dei Minori.
Gli arresti sono stati 13, con 88 sequestri di Polizia giudiziaria e 86 cittadini fotosegnalati per identificazione.
«Sul testo unico dell’immigrazione abbiamo proceduto a 46 denunce, per il contrasto agli stupefacenti 236 sono state le attività per possesso e uso con sequestro di sostanze e 40 gli spacciatori denunciati - ha aggiunto il comandante - Ben 75 cittadini sono stati beccati violare un Dacur e 41 non hanno ottemperato a un Daspo urbano. Rispetto alla tutela della piattaforma ecologica dai furti di materiale, ci sono state 10 denunce.
La polizia annonaria nella sfera della sicurezza ha invece effettuato 441 controlli per contrastare l’abusivismo, 364 per somministrazione di alcool ai minori (con 50 contestazioni di violazioni), 61 controlli per disturbo alla quiete pubblica, 199 per tutela consumatori da merce scaduta, 260 pubblici esercizi come minimarket etnici sono stati controllati con 1374 attività di sicurezza nel commercio.
«E ancora abbiamo proceduto contro la prostituzione con 4 denunce, contro l’accattonaggio con altre 4, con 1040 servizi di controllo dei vigili quartiere che hanno proceduto anche a due sgomberi di alloggi Aler occupati. Infine 223 i servizi nei giardini pubblici e 1283 nei parchetti (con 62 interventi assieme a Gev e City angels). Insomma in totale in meno di un anno abbiamo identificato 17mila, controllati 13mila veicoli e rilevato oltre 9mila incidenti stradali, per un totale di 20mila eventi segnalati dai cittadini alla Centrale operativa».
Anche la repressione da parte della Polizia di Stato è cresciuta. «Nel primo semestre la Questura ha controllato 17679 persone (più 33%), con 45 arresti (45% in più) e denunciato 207 persone (49%in più dell’anno precedente», ha chiosato Dongiovanni.
Cosa resta da fare: illuminazione e videosorveglianza
Non per questo l’Amministrazione non intende cercare di fare di più.
Al sindaco Paolo Pilotto è andato il compito di enunciare le ultime novità e quindi, oltre alla riorganizzazione del corpo della Polizia locale, con incremento di attrezzature, anche la firma di convenzioni con il Comune di Cinisello balsamo per un controllo condiviso delle aree di confine e con la Polizia locale di Seregno e la provinciale per un rafforzamento della collaborazione.
Queste - assieme all’estensione dell’esercito sul territorio, annunciato dal Prefetto Patrizia Palmisani qualche settimana fa la ricetta annunciata dall’Amministrazione per la sicurezza.«Stiamo lavorando di concerto con Prefetto e Forze dell’ordine e ci sono stati anche tavoli specifici per la città di Monza. La sicurezza però non è solo figlia della sorveglianza, ma anche di semina di valori e non riguarda solo i giovani, parte dalla famiglia e arriva alla società», ha chiosato Pilotto.
Anche dall’assessore alla Sicurezza Ambrogio Moccia sono arrivate rassicurazioni sull’impegno in tema di illuminazione e di aumento della videosorveglianza.
«Alcuni fenomeni non sono di oggi, penso allo spaccio agli Artigianelli che risale ad anni fa ed è una zona che oggi abbiamo riconquistato grazie a una serie di operazione delle Forze dell’ordine e che presto sarà risanata del tutto - ha detto Moccia - Anche per quanto riguarda piazza Garibaldi e piazza Indipendenza ci sono stati risultati significativi, ma parziali e non risolutivi. L’episodio del 12 ottobre, la rissa in strada tra una quarantina di ragazzini, merita una risposta in sede giudiziaria con incisività. Ho preso contatti con Procura minorile per le doverose misure».