Caso corruzione, indagati in aula a dicembre per la prima udienza preliminare
Intanto è tornato in libertà anche Alberto Riva, l'imprenditore di Vimercate che ha realizzato il complesso "Verde Manara" finito sotto sequestro
Caso corruzione a Usmate Velate: la prima udienza preliminare è stata fissata per il prossimo 16 dicembre a seguito della richiesta di rinvio a giudizio formulata dopo l’estate dalla pubblica accusa.
Caso corruzione, indagati in aula a dicembre
Torna a piede libero anche Alberto Riva, il costruttore al centro dell’inchiesta che ha portato al sequestro del complesso residenziale "Verde Manara". L’imprenditore ha lasciato gli arresti domiciliari mercoledì scorso, per intervenuta scadenza dei termini di custodia cautelare. Ora gli indagati coinvolti a vario titolo nelle indagini del pm Carlo Cinque sono tornati in libertà e si apprestano ad affrontare la prima udienza preliminare davanti al gup del tribunale di Monza Silvia Pansini il prossimo 16 dicembre, a seguito della richiesta di rinvio a giudizio formulata dopo l’estate dalla pubblica accusa.
L'inchiesta che ha scosso il Comune
Figura chiave nella vicenda è quella dell’ex responsabile dell’ufficio ambiente e territorio Antonio Colombo, che, secondo le accuse, avrebbe "svenduto la propria funzione amministrativa" allo scopo di agevolare vari costruttori locali, da Galdino Magni ad Alberto Riva. Quest’ultimo è, appunto, l’immobiliarista responsabile del progetto "Verde Manara", un complesso residenziale di pregio con giardini privati e piscina condominiale sequestrato dagli inquirenti, dove oltre venti famiglie hanno investito i propri risparmi per acquistare casa.
Gli altri indagati
Tra i personaggi coinvolti figura anche Francesco Calogero Magnano, geometra già molto vicino a Silvio Berlusconi. finito nei guai per una presunta tangente versata per la costruzione di un centro commerciale. L’indagine, nel mesi aprile, aveva portato all’esecuzione da parte degli investigatori della Guardia di Finanza di nove misure cautelari. Colombo, Riva e l’imprenditore Galdino Magni erano stati raggiunti da ordinanza restrittiva in carcere.