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"Carceri, stranieri scontino la pena nel Paese d’origine"

Quasi la metà dei detenuti negli istituti lombardi è di origine estera: il Carroccio ha avanzato al Governo proposte concrete per affrontare l'annoso problema del sovraffollamento

"Carceri, stranieri scontino la pena nel Paese d’origine"
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Nel corso della seduta straordinaria del Consiglio regionale della Lombardia, dedicata alla situazione delle carceri, la Lega ha avanzato al Governo proposte concrete per affrontare l'annoso problema del sovraffollamento.

Lega: "Stranieri scontino la pena nel Paese d’origine"

Pur non avendo competenze dirette in materia, la Regione si è distinta negli anni per misure innovative nel reinserimento lavorativo dei detenuti, che hanno contribuito a ridurre la recidiva, quindi il ripetersi dei reati, dal 70% al 2%. Un risultato che conferma la Lombardia come un modello di riferimento.
La Lega ha ribadito la ferma opposizione a soluzioni come indulti o la chiusura di istituti, proposte e caldeggiate dalla sinistra. Il partito di Matteo Salvini ha sottolineato invece la necessità di costruire nuove strutture, potenziare l’organico della polizia penitenziaria garantendogli maggiori tutele e, soprattutto, stipulare accordi internazionali per il rimpatrio dei detenuti stranieri. L’obiettivo è che i condannati scontino la pena nei loro Paesi d’origine, alleggerendo così il sistema penitenziario.

Proposte concrete per affrontare il sovraffollamento

Secondo i dati più aggiornati, le carceri della Lombardia hanno una capienza di 6.146 posti, ma ospitano circa 8.900 detenuti, dei quali il 50% circa sono stranieri.

Spiega Alessandro Corbetta, capogruppo Lega in Consiglio regionale:

"Questo squilibrio dovrebbe far riflettere sulla reale causa del sovraffollamento e orientare le politiche future verso soluzioni più incisive. Servono più respingimenti e rimpatri e serve una stretta alla concessione delle cittadinanze, evitando passaggi semplificati per ottenerle fino alla revoca stessa per quegli stranieri che commettono reati. Quello che proprio non serve è favorire nuove cittadinanze agli extracomunitari o proseguire con le politiche buoniste della sinistra. La Lega continuerà a sostenere questa linea, chiedendo interventi concreti al Governo e opponendosi a ogni proposta che rischi di aggravare ulteriormente la situazione o, peggio, che preveda di riversare nelle strade delinquenti che devono scontare fino in fondo la propria pena".

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