In Finanzaria

Metro brutte notizie: tagliati i fondi per M1 e sono a zero quelli di M5

Dal Governo 7 milioni in meno per il completamento della Rossa e per la M5 non c'è stanziamento per gli extracosti

Metro brutte notizie: tagliati i fondi per M1 e sono a zero quelli di M5
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Nella Finanziaria del Governo sono stati tagliati i finanziamenti per il prolungamento della metro M1 fino a Monza (meno 7 milioni di euro sui 38 necessari per completare l’opera col lotto finale per arredi e strutturazioni interne delle ultime due stazioni per Restellone e Bettola). E questa non è neppure la notizia peggiore, perché nemmeno un euro è stato messo a bilancio degli oltre 400 milioni di extracosti necessari per la M5, la lilla che attraverserà Monza con 7 fermate.

Finanziamenti per la metro, Monza dimenticata

La conseguenza è chiara e netta e lo spiega bene il sindaco di Monza Paolo Pilotto: «Non si smette di lavorare per andare a bando, ma è evidente che se si decide di mantenere il lotto unico come sembrerebbe essere meglio secondo i tecnici per i lavori, è una norma elementare che si possa andare a bando solo quando si è nelle condizioni di impegnare l’intera somma. Quindi tanto più tardi arriverà la copertura complessiva, tanto più tardi si andrà a bando per la metro».

Più ottimista si è mostrato invece il sindaco sulla possibilità di sbloccare i fondi tagliati per la M1.
«Per la M5 si può sperare di riuscire a sbloccare i fondi con il Mille Proroghe o in altri contesti, di sicuro non potremo fare emendamenti in tal senso – ha aggiunto Pilotto – Per quanto riguarda la m1 il discorso è diverso: Stiamo dialogando coi parlamentari di ogni schieramento. C’è preoccupazione, non si tratta dell’ultimo miglio ma degli ultimi 10 metri. Il Governo ha applicato tagli lineari sui trasporti e i nostri sono tra i più piccoli in assoluto, l’aspettativa è che essendo così piccoli possono essere espunti dai tagli lineari. Ci muoveremo tutti per ottenere la cifra alla prima variazione di bilancio».

Il primo no all'emendamento Pd

Nel frattempo le prime notizie da Roma in tal senso però, non sono positive. La maggioranza ha respinto in commissione trasporti l’emendamento Pd a  firma della deputata Silvia Roggiani del Pd  per ripristinare i 7 milioni di fondi necessari al completamento della metropolitana Milano-Monza, risorse eliminate nella manovra.

"Per rimediare ai tagli, avevamo proposto risorse per 2 milioni nel 2025, 2 milioni nel 2026 e 3 milioni nel 2027, ma la maggioranza ha detto no. La destra sta portando avanti un attacco diretto al trasporto pubblico locale, tagliando risorse cruciali e lasciando pendolari e cittadini senza i servizi necessari per una mobilità moderna e sostenibile. Come Partito Democratico non ci fermiamo qui. Ripresenterò l’emendamento in commissione bilancio, nella convinzione che questi fondi siano indispensabili per garantire ai cittadini il completamento dell’opera nei tempi previsti - ha detto Roggiani -La manovra del Governo colpisce anche il Trasporto pubblico locale, oggi già in grande sofferenza, sia sul fronte degli investimenti che della spesa per il personale e la gestione ordinaria. A fronte di un aumento del fondo di 120 milioni, troviamo nelle pieghe del bilancio un taglio, solo per la metro di Roma, di 125 milioni nel triennio. Ma il Governo colpisce anche la Lombardia, sottraendo 7 milioni di euro all’accordo di programma per il prolungamento della metropolitana da Milano a Monza e 3 milioni destinati alla metropolitana leggera di Brescia. A tutto questo si aggiungono ulteriori tagli come quello al fondo per gli investimenti nei mezzi pubblici di nuova generazione, come gli autobus elettrici e meno inquinanti, indispensabili per ridurre l'inquinamento e migliorare la qualità della vita nelle nostre città. Cosa pensa il presidente Fontana di questi ulteriori tagli che colpiscono anche la nostra regione e i comuni del nostro territorio?”.

I partiti in Brianza si indignano

Anche il Pd di Monza ha ribadito con una nota di essere impegnato in tal senso. «La notizia del taglio ai fondi per la metropolitana fino a Monza è una accoltellata alle spalle dei cittadini monzesi e di una provincia che ha un tessuto produttivo e lavorativo importante – ha commentato il segretario provinciale del Pd Lorenzo Sala - Sulla natura di questa scelta e i tagli presenti nella manovra economica del Governo serve chiarezza. Se confermati i numeri emersi dai documento, serve intervenire subito. Per questo facciamo appello a tutte le forze politiche della nostra provincia e ai loro rappresentanti in Parlamento affinché si uniscano le forze nell'interesse del nostro territorio. Non solo vanno tolti i tagli ma vanno trovati i soldi per portare a termine il progetto e l'opera».

Più dura sui tagli di 7 milioni di euro alla metropolitana rossa da Sesto a Bettola, Sinistra Italiana che affonda: »Mentre negli stessi territori i finanziamenti per un'autostrada inutile come Pedemontana fioccano, a mancare sono 400 milioni di euro per prolungare la M5 fino a Monza. Si tratta di un'opera necessaria per il territorio brianzolo che è sempre più stretto nella morsa del traffico e dell'inquinamento», ha detto Marco Donadel, Segreteria Sinistra Italiana Monza e Brianza.

Mancano i fondi degli extracosti della M5

Intanto Hq Monza torna al pressing sulla M5: «Mancano pochi giorni al termine utile per la presentazione di emendamenti alla legge finanziaria da parte dei parlamentari e non abbiamo notizia di nulla che si muova intorno al prolungamento di M5 fino al nord di Monza. Sarebbe sufficiente iscrivere a bilancio 57 milioni l'anno per i prossimi 7 anni e questo consentirebbe di indire la gara d’appalto. Non è una esagerazione dire: manca poco, forza! Viceversa, se si attendessero altri anni, almeno due come ha ipotizzato il Comune di Milano, non soltanto avremmo un ulteriore ritardo, ma anche, alla luce dell'andamento dei costi attuali, ci ritroveremmo alla fine ad avere bisogno di circa 150 milioni in più ogni 12 mesi che passano. Una storia infinita, un incubo».

Intanto è in corso anche l’effettivo conto degli extracosto: «Stiamo cercando di fare con enti e tecnici coinvolti i costi esatti di quanti fondi manchino», ha aggiunto Pilotto.
Insomma, l’appello è che i deputati facciano quadrato, come accadde nel 2018 quando furono stanziati i primi 900 milioni grazie alla iniziativa dei senatori brianzoli Massimiliano Romeo e Gianmarco Corbetta, ai quali si aggregarono tutti gli altri parlamentari della zona.

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