Elezioni Usa: la testimonianza in diretta del desiano Gianluca D'Aniello

Il giornalista è tra i primi che hanno conosciuto il nome del 47esimo presidente degli Stati Uniti e che hanno contribuito a dirlo al mondo

Elezioni Usa: la testimonianza in diretta del desiano Gianluca D'Aniello
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Il desiano Gianluca D’Aniello residente a New York ha assistito ancora una volta a un momento storico per gli Usa da una posizione privilegiata.

Il ruolo di D'Aniello

D’Aniello da anni occupa il ruolo di Chief Technology Officer dell’Associated Press di New York, la più importante agenzia di stampa internazionale. Proprio all’agenzia spetta, fin dal 1848, il compito di raccogliere i dati corrispondenti ai voti, conteggiarli e comunicarli all’esterno.

"La copertura delle elezioni è un momento per noi fondamentale, diventa il più grande atto di giornalismo che viene eseguito in un solo momento: ci occupiamo di raccogliere i dati che provengono di singoli stati, e poi di comunicarli al resto del mondo in tempo reale, con tabelle, mappe, aggiornamenti continui a mano a mano che riceviamo le informazioni, perciò il periodo delle elezioni è tra i più complessi da gestire".

Gli Stati Uniti non hanno un organismo nazionale che raccoglie e rilascia i risultati elettorali, e grazie al ruolo svolto da Associated Press è possibile vedere i risultati mentre avvengono i conteggi, e non nelle settimane a seguire.

"Sembrava una gara alla pari"

"Fino all’ultimo la davamo come una gara molto più alla pari tra i due, ma con il passare delle ore lo stacco è diventato sempre più evidente, fino a rendere chiaro il risultato – ha affermato il desiano, che da cittadino americano da quasi un decennio è stato chiamato a sua volte alle urne – I sondaggi hanno faticato a trovare molti dei voti repubblicani, anche se c’erano comunque elementi che facevano pensare a un vantaggio di Donald Trump".

Le reazioni nel Paese

Una vittoria che non lo ha stupito del tutto allora, ma come raccontato dallo stesso D’Aniello, le reazioni di fronte al risultato sono state diverse in tutto il territorio statunitense: se negli Stati in cui ha trionfato il rosso repubblicano c’è chi festeggia il trionfo di Trump sulla Harris, per le strade di New York si respira un’aria ben diversa:

"New York, come molte delle aree cittadine e della costa, è molto democratica; perciò, l’atmosfera che si percepisce è di grande delusione rispetto a questo esito – ha spiegato – Erano molti quelli che speravano nella vittoria di Kamala Harris".

Tensioni nei giorni precedenti

Ora che il risultato è conosciuto tutto sembra essere tornato alla normalità, ma nelle settimane che hanno preceduto il 5 novembre era forte la tensione che si sentiva in più aree del Paese:

"Io mi sono spostato a Washington per seguire i risultati, e nei giorni subito prima delle elezioni ci si aspettavano scontri da entrambe le parti – ha affermato D’Aniello – Per sicurezza la città è stata blindata e le vetrine di bar e negozi sono state coperte da pannelli di legno per evitare danni, anche se alla fine non ci sono stati episodi di violenza", ha concluso.

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