Entusiasti del torneo di bocce integrato
La Bocciofila Macheriese accoglie il progetto "Amabilmente Sbocciati" che vede coinvolti giocatori con disabilità.
La Bocciofila Macheriese ospita il campionato di bocce integrato che coinvolge 36 squadre e 24 cooperative sociali provenienti da 18 diversi paesi. Si tratta della terza edizione del progetto, oltre che a Macherio le gare si disputeranno anche allo Spazio Rosmini di Monza.
Un torneo di bocce integrato
Il campionato di bocce "AmAbilMente Sbocciati" nasce dalla collaborazione tra le cooperative sociali di Monza “La Nuova Famiglia” e “L'Iride” per rispondere all'esigenza di creare nuovi legami e una forte connessione tra tutte quelle realtà territoriali operanti nel sociale che, individualmente, già svolgevano questa pratica all'interno della loro programmazione settimanale. Grazie al prezioso sostegno della Rete Tiki Taka, che ha permesso la nascita e il consolidarsi di importanti relazioni tra gli enti, a settembre 2022 si è riusciti a dar vita al primo campionato di bocce che prevedeva un calendario sul lungo periodo, da novembre fino a maggio e che ha coinvolto 9 cooperative del territorio brianzolo che si occupano di fragilità: 110 partecipanti divisi in 18 squadre, 4 arbitri e circa 40 persone tra educatori e volontari. Tra i partecipanti c'era da chi sfiorava la novantina a chi aveva appena compiuto vent’anni.
Lo Spazio Rosmini di Monza
È stato lo Spazio Rosmini di Monza, polo sportivo e sociale che ha come vocazione assoluta l’inclusione, a ospitare le gare con il fondamentale contributo della bocciofila Corona Ferrea e il suo presidente Cesare Russomanno, che si è speso per rendere i campi sempre più accessibili. Oltre al momento sportivo, di fondamentale importanza è stato lo sviluppo del terzo tempo, un momento conviviale post gara con la possibilità per le squadre di pranzare tutti insieme e creare ulteriori opportunità di incontro dando così continuità alle relazioni amicali costruite giocando. Questi momenti hanno permesso ad alcuni partecipanti di scoprire maggiormente la passione per le bocce iscrivendosi successivamente a società sportive del territorio. Altre persone hanno aderito invece a proposte extra bocce, come ad esempio la danza integrata, oppure sperimentato attività programmate da altre cooperative durante l'orario diurno dei centri.
L'organizzazione del campionato di bocce integrato
Per quanto riguarda l'organizzazione del campionato, le squadre, suddivise in gruppi da 6, si affrontano dapprima in una fase a gironi per passare successivamente alla fase a eliminazione diretta in base al piazzamento in classifica. Le gare prevedono 3 sfide: terna, coppia e individuale con un tempo limite di 20 minuti o il raggiungimento del punteggio massimo fissato a 10. La finalissima, oltre alla gara in sé, è occasione di festa con gli spalti della bocciofila sempre gremiti, un tifo da stadio, trombette dispiegate a tutto volume e striscioni enormi e colorati. Altrettanto bellissimo è il momento di condivisione con il pranzo insieme, le premiazioni con le medaglie per tutti i partecipanti e le coppe messe a disposizione dal CSI. Per la seconda annualità, la Rete Tiki Taka, attraverso il contributo del Consorzio "Farsi Prossimo Sport", ha finanziato dei premi esperienziali per i primi quattro classificati.
Il progetto si è esteso a Macherio
Per il secondo anno, l'idea è stata quella di portare anche su altri territori l'esperienza vissuta allo scopo di promuovere un modello che, riscuotendo grande consenso, ha permesso lo sviluppo di nuove relazioni e opportunità di incontro. Considerata l'elevata richiesta di adesione ricevuta con un forte incremento sia in termini di cooperative aderenti, 19, sia di persone partecipanti con 218 giocatori iscritti, si è reso indispensabile il coinvolgimento nello staff organizzativo di altre due realtà territoriali quali la Cooperativa Il Seme di Biassono e l’Associazione di Volontariato Amici della Speranza. Considerati i numeri importanti, è stata inoltre coinvolta la bocciofila di Macherio con l'intento di convogliare nella prima fase a gironi tutte le squadre per zone di provenienza.
La collaborazione con il Csi
Nello stesso anno, iniziava la collaborazione con il CSI, ente nazionale di promozione sportiva, che da anni favorisce azioni e attività sportive a sostegno dell’inclusione. Le persone iscritte al campionato sono state così tesserate presso 3 società sportive del territorio (A.S.D. Silvia Tremolada, A.S.D. Ascot Triante, G.S. Paina 2004) riconoscendo di fatto ufficialmente il campionato all’interno della propria programmazione sportiva e garantendo maggior visibilità e valorizzazione a tutto il movimento. Questa collaborazione è culminata con la
partecipazione in piazza Duomo a Milano in occasione del CSI Day, 80esimo compleanno dell’ente. Tramite la collocazione di un campo da bocce mobile, le persone presenti hanno potuto cimentarsi in sfide miste in squadre con persone con disabilità e sperimentare questa disciplina con la facciata del Duomo sullo sfondo mentre diverse altre realtà sportive proponevano occasioni di incontro attraverso le loro discipline.
L'obiettivo è di coinvolgere anche le scuole
Allo scopo di rendere maggiormente inclusivo il campionato, si è scelto di inserire all'interno di ogni squadra uno slot per un giocatore normodotato che affianca i compagni nella terna, una delle tre sfide previste per ogni gara.
"Sotto questo aspetto, il desiderio più grande è quello di coinvolgere le scuole inserendo in futuro un alunno per ogni gruppo squadra. Proprio per questo, nell’anno in corso è stato sviluppato un progetto che porterà le bocce a scuola in un contesto laboratoriale promuovendo così attraverso il gioco occasioni di interazione, superando le barriere sociali, culturali ed economiche che troppo spesso la diversità fa emergere. Tali esperienze hanno l’obiettivo di incoraggiare l’autoefficacia, autonomia e competenze nei giovani, con la speranza che questa sperimentazione possa contribuire a formare un domani futuri cittadini e volontari in grado di promuovere senso di inclusione" spiega Daniele Panetta della cooperativa sociale La Nuova Famiglia.
"L'aspetto più gratificante di questa esperienza è vedere come l'incertezza verso la novità sblocca anche pensieri comuni e il feedback che riceviamo dopo aver toccato con mano e visto con occhi propri fa gioire noi e i giocatori" aggiunge Annalisa Calcagni della cooperativa "L’Iride".
L'augurio
"Con l’augurio che questa esperienza possa crescere sempre maggiormente e possa diventare un modello esportabile su nuovi territori, compreso quello di Milano, il desiderio resta quello di poter sviluppare sempre in maggior misura nuovi legami e relazioni sia tra cooperative che operano nel sociale sia avvicinando la cittadinanza a tutto questo movimento, partendo dalle scuole, al fine di promuovere attraverso il gioco una maggiore coesione sociale e l’abbattimento di barriere che troppo spesso sono quelle che costruiamo noi dentro la nostra testa. Solo attraverso una vicinanza prossimale potremo vedere l’altro con uno sguardo
differente permettendo di sperimentare quella normalità che ognuno di noi ricerca nel proprio vissuto quotidiano".
Il servizio sarà pubblicato anche sui Giornali di Carate e Monza in edicola da martedì 19 novembre 2024.