Il Punto Nascite di Carate trasformato in Centro a basso rischio ostetrico
Emergenza Maternità: oltre 1.200 euro al giorno per «affittare» i medici e riorganizzare il reparto. Il riassetto è legato alla carenza di pediatri e neonatologi «per scongiurare la rimodulazione delle prestazioni».
La ormai cronica difficoltà a reperire pediatri e neonatologi ha imposto la riorganizzazione del Punto Nascite dell’ospedale di Carate Brianza, che, entro un anno, diventerà - in base a un progetto elaborato dalla Direzione sanitaria dell’Asst della Brianza di concerto con il Dipartimento Materno Infantile - un «Centro nascita a Basso rischio ostetrico», di fatto dunque gestito direttamente da ostetriche qualificate in cui viene fornita assistenza ostetrica e neonatale a donne sane con gravidanza a basso rischio.
L'ospedale di Carate in carenza di pediatri e neonatologi
Per dare corso al progetto di riqualificazione - portato a metà ottobre all’attenzione della Direzione generale Welfare di Regione Lombardia - si è reso però necessario esternalizzare i servizi di area medica, per un periodo di almeno dodici mesi, rivolgendosi alle cooperative e al mercato privato per «affittare» i camici bianchi dopo che, per tutto il 2024, si sono rivelati infruttuosi i tentativi di reperire personale tramite concorsi o accordi con le Università per l’invio di specializzandi.
Per il periodo dal primo Novembre al 20 dicembre si è proceduto già all’affidamento diretto alla cooperativa «Pediacoop» per un importo di 139.621 euro per 97 turni previsti da 12 ore al giorno. Che vuol dire che l’Azienda ospedaliera pagherà più di 1.400 euro al giorno per un turno di guardia. Per i primi sei mesi del nuovo anno (con possibilità di eventuale rinnovo per altre 4 mensilità) è stata indetta, invece, una gara per l’esternalizzazione del servizio di guardia attiva medica all’interno del Dipartimento di Maternità per un importo a base d’asta di 374.400 euro per coprire sessanta turni in un mese da 12 ore al giorno (poco più quindi di mille euro al giorno).
La decisione della Direzione Strategica dell'Asst della Brianza
«La Direzione Strategica - si legge nella delibera firmata dal direttore generale Carlo Alberto Tersalvi - ha rappresentato la necessità di riqualificare a livello aziendale il "Percorso Nascita " che ad oggi coinvolge i tre presidi ospedalieri di Carate Brianza, Desio e Vimercate. I dati per l'anno 2023 evidenziano infatti, come nel distretto di Carate Brianza vi siano stati 960 parti, 1.047 in quello di Desio e 1.118 parti nel Presidio Ospedaliero di Vimercate per un totale complessivo di 3125 parti. Il Dipartimento Materno-Infantile della Asst Brianza rappresenta dunque, in questo ambito territoriale, un indiscutibile ed imprescindibile punto di riferimento. La nota carenza di operatori sanitari ed in particolare di medici specialisti in Pediatria e Neonatologia ha imposto e continua a imporre una necessaria riorganizzazione e riqualificazione dei percorsi nascita aziendali al fine anche di scongiurare una rimodulazione delle prestazioni erogate. Con l'obiettivo di ottimizzare i processi di presa in carico delle partorienti e dei neonati nei setting assistenziali più appropriati, riorganizzati e riqualificati secondo criteri di complessità clinica crescente, - conclude la delibera - è stato pertanto, elaborato il progetto Centro nascita Basso Rischio Ostetrico (Bro) per la riorganizzazione del Centro Nascita di Carate Brianza».