"Furti e boschetto dello spaccio", Progetto in comune a Cogliate presenta un'interrogazione
Vincenzo di Paolo: "Doveroso che il Consiglio sia aggiornato e che ci sia un confronto per valutare se sia stato messo in campo tutto quello che è possibile fare per garantire la sicurezza dei cittadini"
"In queste settimane Cogliate è attraversata da molti e pesanti eventi di furto nelle abitazioni". Lo sostiene il gruppo di minoranza Progetto in Comune secondo cui "è una situazione che genera una condizione di insicurezza e paura nella cittadinanza." Proprio in merito a questo la lista civica d'opposizione ha presentato un’interrogazione per discuterne in Consiglio Comunale.
"Furti e boschetto dello spaccio", Progetto in comune a Cogliate presenta un'interrogazione
"Il nostro approccio su questo tema - spiega il capogruppo Vincenzo Di Paolo - è di massima serietà, non ci sentirete urlare contro l’Amministrazione in maniera demagogica e populista, addossando colpe, come facevano la Lega e l’attuale sindaco quando erano all’opposizione. È però doveroso che il Consiglio sia aggiornato e che ci sia un confronto per valutare se sia stato messo in campo tutto quello che è possibile fare per garantire la sicurezza dei cittadini."
Cogliate - fa sapere il gruppo di minoranza in una nota - è salita alla ribalta sulla scena nazionale anche a seguito del servizio di Striscia la Notizia che ha parlato del “boschetto dello spaccio”.
Il commento del consigliere Basilico
"La nostra zona - sostiene il consigliere Ivan Basilico - è flagellata da una piaga violenta che porta sofferenza, insicurezza, preoccupazione, angoscia e allarme sociale. Diverse zone del paese sono diventate piazze di spaccio di droga più o meno organizzato. Retate, pattugliamenti speciali, presidi mirati da parte delle forze dell’ordine si ripetono da anni ma non hanno la forza di piegare il fenomeno."
"Il servizio di Striscia la Notizia ha acceso i riflettori sul Comune di Cogliate come territorio assediato dallo spaccio - prosegue il gruppo Progetto in comune. I boschi del Parco delle Groane sono una piazza di spaccio a rilevanza nazionale, ribattezzata già nel 2016 da Famiglia Cristiana “Parco dell’eroina, ultima fermata”.
"Il problema è lì - prosegue Ivan Basilico - nella sua drammatica totalità. Non è un servizio giornalistico ad accendere la polemica. Ma ci fa fermare a riflettere e a chiederci cosa sia stato fatto in questi anni. Quali atti, azioni, iniziative, progetti hanno interessato i nostri territori? Cosa è stato fatto per garantire la nostra sicurezza e quella delle nostre famiglie e dei nostri figli?"
Il report del progetto anti spaccio
"È da un anno che aspettiamo di ricevere ancora il famoso “report” del progetto anti spaccio portato avanti insieme ad altri Comuni della zona" ricorda il capogruppo Di Paolo, che aggiunge: "il sindaco Basilico aveva parlato in quell’occasione di risultati clamorosi ma la verità è che il Comune era stato costretto a restituire alla Prefettura quasi il 20% del contributo ottenuto perché non era stato in grado di utilizzarlo."
"Noi riteniamo che su questo tema non si debba intervenire soltanto nel campo della repressione" afferma la consigliera comunale Annamaria Uboldi. "Occorre mettere in campo una serie di azioni educative, formative e di prevenzione, cominciando da progetti che coinvolgano le scuole e i nostri ragazzi, in modo da contrastare non soltanto l’offerta ma anche la domanda. Il consumo di droga non riguarda solo la sicurezza e la criminalità ma anche il disagio sociale. Finché non si capirà l’importanza del contrasto alla povertà sociale che conduce sulle strade della droga, non si risolverà veramente il problema" conclude Uboldi.