Roncello

Tenta la fuga con la droga in tasca: arrestato dai Carabinieri

In manette un 34enne di origini marocchine con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale

Tenta la fuga con la droga in tasca: arrestato dai Carabinieri
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Alla vista dei Carabinieri ha tentato la fuga, prima in bicicletta e poi a piedi. Ma la sua corsa è durata poco. In manette, a Roncello, è finito un 34enne di origini marocchine.

Tenta la fuga con la droga in tasca

Nella notte di domenica 24 novembre 2024, i Carabinieri della Stazione di Bellusco hanno arrestato in flagranza di reato un 34enne di origini marocchine, senza fissa dimora, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale. Durante un servizio di controllo del territorio, i militari hanno incrociato un uomo in sella a una bicicletta che si aggirava in una zona nota come punto di ritrovo per spacciatori e tossicodipendenti.

Il pattugliamento e l'inseguimento

La pattuglia, insospettita dall’atteggiamento del soggetto, ha deciso di fermarlo per un controllo. Alla richiesta di arrestarsi, l’uomo ha tentato la fuga, colpendo con la bicicletta alla gamba uno dei due militari che, sceso dall’auto, si era messo all’inseguimento nel tentativo di bloccarlo. Nonostante la resistenza fisica opposta, l’uomo è stato fermato e messo in sicurezza.

La perquisizione e l'arresto

La successiva perquisizione personale ha portato al rinvenimento di oltre 6 grammi di cocaina, suddivisi in 9 dosi accuratamente confezionate in cellophane, e della somma di 105 euro in contanti, ritenuta provento dell’attività illecita. La droga e il denaro sono stati sequestrati e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il 34enne è stato dichiarato in arresto e trattenuto presso le camere di sicurezza della Compagnia di Vimercate. Dell’arresto è stata data immediata comunicazione al sostituto procuratore di turno della Procura della Repubblica di Monza, che ha disposto la presentazione con il rito direttissimo. Il Tribunale di Monza ha successivamente condannato l’uomo a un anno e sei mesi di reclusione con il beneficio della sospensione della pena.

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