AMMINISTRATIVE

Letizia Moratti: "Non mi ricandiderò a sindaco di Milano"

Così l'europarlamentare ospite questa mattina di "Aria pulita" su Telecity

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Letizia Moratti ad "Aria pulita"

"E' un impegno che ho già svolto, non si torna là dove si ha già dato, pure essendo stata un'esperienza bellissima e anche molto positiva".

Così, Letizia Moratti, ospite questa mattina di "Aria pulita" trasmissione di intrattenimento politico in onda su Telecity, televisione del nostro gruppo editoriale Netweek, ha sgombrato il campo rispetto ai rumors delle ultime settimane che fervono - con largo anticipo - rispetto alle Elezioni comunali nel capoluogo lombardo (il mandato del primo cittadino Giuseppe sala, eletto nell'ottobre 2021, scadrà nell'ottobre del 2026).

 

Moratti, attualmente membro del Parlamento europeo (per Forza Italia-Partito popolare europeo, dopo le consultazioni tenutesi la scorsa primavera), ha già ricoperto il ruolo di sindaco di Milano dal 2006 al 2011 (si ripresentò alle urne venendo però sconfitta da Giuliano Pisapia e sedette poi in Consiglio all'opposizione fino al 2012). In precedenza è stata ministro dell'Istruzione dal 2001 al 2006 nell'allora Governo Berlusconi, oltre che assessore al Welfare e vicepresidente di Regione Lombardia.

Una decina di giorni fa, interpellata sul tema delle Amministrative milanesi, Moratti, presidente della consulta nazionale di Forza Italia, aveva ammesso un pressing da parte del suo partito su un'eventuale ricandidatura, giudicando comunque prematuro il fatto di parlarne a distanza di due anni dal voto.

Moratti (di nuovo) sindaco di Milano? "Ho già dato"

Moratti ha dunque detto no. Lo ha fatto questa mattina, venerdì 29 novembre 2024, durante la trasmissione Aria Pulita in diretta a Telecity Netweek, rispondendo a precisa domanda della conduttrice Simona Arrigoni.

L'europarlamentare di Fi (e presidente della Consulta nazionale degli azzurri) ha così stoppato il tam tam di voci che tra l'altro l'avrebbero vista in "concorrenza" interna con Maurizio Lupi (leader di Noi Moderati e dato come altro nome altamente papabile per la corsa alle Amministrative di Milano).

Come era nata l'idea della candidatura

Come si ricorderà la possibilità di una candidatura di Moratti (tra l'altro impegnatissima alla guida delle sue tre Fondazioni, San Patrignano, Genesi e E4Impact) era stata portata avanti nelle scorse settimane dopo che il presidente del Senato e co-fondatore di Fratelli d'Italia aveva messo sul tavolo appunto il nome di Maurizio Lupi.

A stretto giro di posta dai vertici lombardi di Fi era stato allora fatto il nome di Letizia Moratti.

Tanto che la benedizione a un'eventuale candidatura era arrivata anche dal segretario nazionale di Forza Italia Antonio Tajani e addirittura dal presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana.

Nonostante le tante richieste di interviste e commenti, Moratti si era però limitata a spiegare a margine di un convegno organizzato dai giovani di Fi:

"C'è pressing del partito sulla mia figura, ma decide tutta la coalizione. Mancano comunque più di due anni, è decisamente prematuro parlarne oggi".

Milano e la sicurezza

L'ex sindaco ha invece dedicato, sempre in diretta ad Aria Pulita, una disamina più articolata alla questione della sicurezza in città, in particolare con riferimento a quanto accaduto nei giorni scorsi con la morte del giovane Ramy Elgaml:

E' vero che non va esasperato il problema della sicurezza, ma è altrettanto vero che ci sia una criticità in questo senso. Alla famiglia di questo giovane va la mia vicinanza e le mie condoglianze, tra l'altro il padre di questo ragazzo sta usando parole di grande saggezza in un momento così doloroso".

Moratti ha poi ricordato quanto faceva quotidianamente riguardo la sicurezza quando era alla guida della città:

"Ogni settimana chiedevo al Prefetto di organizzare una riunione in Prefettura con tutte le forze del territorio e ogni sera attorno alla mezzanotte avevo una telefonata con il mio comandante della Polizia locale per avere un ultimissimo report di giornata e programmare l'attività di presidio del territorio per il giorno dopo".

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