Dopo 57 anni chiude Brunello kids
Lo storico negozio di abbigliamento per bambini in piazza San Francesco chiuderà a fine anno
Chiuderà a fine anno dopo 57 anni di attività. Ad abbassare la saracinesca è il negozio di abbigliamento per bambini Brunello di Lucilla Rivolta a Biassono.
Dopo 57 anni chiude Brunello kids
«Il mercato è cambiato, le nuove generazioni hanno un mercato d’acquisto diverso, si predilige l’acquisto online, le mamme lavorano tutte al giorno d’oggi e hanno poco tempo libero, si preferisce ordinare comodamente dal computer - spiega la titolare - Poi mio figlio ha aperto un’attività in proprio e mi ha chiesto un aiuto. A tutto ciò si aggiungono i lavori infiniti della piazza nel centro storico, che mi hanno convinta a prendere la decisione di chiudere l’attività di famiglia, sicuramente con rammarico e un pizzico di nostalgia. Del resto anche la vetrina con i miei capi in esposizione in piazza San Francesco non ha più visibilità perché non c’è più passaggio».
Una decisione, quella di chiudere il laboratorio sartoriale, un po' sofferta e combattuta, sicuramente condizionata dal cantiere ancora aperto nel centro storico.
Sono tanti i bambini in paese che nella loro vita hanno indossato un capo «Brunello kids» con laboratorio in via Segramora.
«Ricordo ancora mio papà, negli anni passati, quando si recava a Messa la domenica, vedeva tutti i bambini che entravano in chiesa con i suoi capi e sorrideva, sembrava una sfilata. Sono tessuti in fibra naturale, abbigliamento che dura nel tempo e le mamme sapevano riconoscere la qualità del prodotto artigianale» ha ripreso Lucilla accanto alla mamma Teresina.
Una attività iniziata negli anni Sessanta
L’attività inizia negli anni Sessanta grazie a papà Bruno, un vero e proprio maestro sartoriale. Dopo aver frequentato gli studi nel collegio ad Albissola, in Liguria, inizia a lavorare come sarto per bambini per le grandi catene, come Rinascente, Tessilmaglia, e per negozi di lusso. Erano gli anni delle gonne kilt.
«Il laboratorio è sempre stato in via Segramora, poi l’attività è cresciuta, c’era tanta richiesta, si vendeva in tutta Italia, anche per il Belgio. Dal 1972 al 1985 aveva aperto un laboratorio anche a Casargo, in Valsassina, e papà è stato un vero maestro, una guida per tante ragazze. Io dopo il diploma di lingue ho iniziato a lavorare nell’attività di famiglia, ho fatto un corso serale per modellista-stilista. Questo è il mio regno, dove la mia creatività e fantasia si sprigionano per realizzare capi per i piccoli molto apprezzati per la cura nei dettagli e nella qualità del prodotto» ha ripreso Lucilla nel suo atelier che sembra un piccolo regno dei balocchi, tra un capo e l’altro si trovano giochi in legno per i piccoli.
Il mondo si evolve, è in continuo cambiamento, poi si predilige l’acquisto online fast-fashion, ovvero un capo usa e getta a prezzi molto ridotti senza guardare i materiali.
Il cantiere e la viabilità
«Il protrarsi del cantiere in piazza, come per tanti altri, ha rallentato molto l’attività. La modifica della viabilità e soprattutto i tempi lunghi del cantiere mi hanno portato a questa drastica decisione. Le mamme che escono dall’asilo prima si fermavano da me con il bambino e arrivavano direttamente in macchina, l’asilo dista in linea d’aria trecento metri. Ora per venire da me devono fare un chilometri e mezzo, passare da via Parco o da via Verri. Così alcune rinunciano, il tempo è sempre tiranno e si predilige la comodità» ha ripreso la biassonese che da gennaio aiuterà il figlio nella sua attività e terrà la sua creatività come passione.