Lissone

Pedemontana, ruspe al lavoro: recintata l'area del cantiere

Il comitato per il no: "E' un'opera dannosa che non serve a niente se non a rubare altro territorio verde"

Pedemontana, ruspe al lavoro: recintata l'area del cantiere
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Pedemontana, ruspe al lavoro a Lissone: primi cantieri e polemiche a non finire.

Pedemontana, ruspe al lavoro

Ormai le ruspe ci sono, gli operai pure e anche le aree interessate sono state recintate e rese inaccessibili al pubblico. Ora è ufficiale: la macchina per la realizzazione di Pedemontana ha preso il via e con sé non si placano le polemiche.

Lunedì sera la Commissione Urbanistica si è riunita d’urgenza in Municipio per fare il punto della situazione.

Durissimo il Comitato per il no

Una convocazione arrivata solo dopo le richieste delle opposizioni di Listone e Vivi Lissone e del consigliere del gruppo misto Omar Foligno. Una richiesta arrivata all’indomani della riunione tecnica avvenuta con i vertici dell’Autostrada e di Regione Lombardia e di cui l’Aula non era stata informata.

Non è normale che i cittadini e anche i consiglieri comunali non siano stati informati di questa riunione, gli altri partecipanti degli altri Comuni hanno aggiornato i rispettivi Consigli comunali di quanto discusso in questo tavolo tecnico. Da noi invece sono state le minoranze, dopo il silenzio della maggioranza e del sindaco, a dover richiedere la convocazione della Commissione Urbanistica. E’ assurdo.

Ha sottolineato Luigi De Vincentis, portavoce del Comitato per la difesa del territorio.

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"E' un'opera dannosa per il territorio"

Ma il comitato, però, ha minacciato battaglia.

La nostra posizione è e resta la stessa: l’opera non di deve fare, è un’opera totalmente inutile che consuma solamente suolo verde - ha continuato De Vincentis - Procederemo anche con un’azione legale e impugneremo tutte le proroghe degli espropri. E’ risaputo ormai che comunque ci sarà ancora un anno di tempo prima che i lavori inizieranno ufficialmente e in questi mesi tutto può ancora cambiare.

Negli ultimi mesi il comitato ha portato avanti flash-mob, mobilitazioni, eventi pubblici e proteste.

Solo con la nostra mobilitazione si sono smosse le acque e i cittadini hanno cominciato a occuparsi anche di Pedemontana e a interessarsi dell’inutilità di questa autostrada. Siamo granitici: è un’opera che va fermata per il bene del nostro territorio.

Ha concluso De Vincentis.

La posizione dell'assessore

All’incontro di ieri, lunedì, oltre ai vertici di Pedemontana ha partecipato anche l’assessore all’Urbanistica e viabilità Massimo Rossati.

A Pedemontana come Comune abbiamo fatto una serie di richieste: dal mantenimento dell’apertura sia di viale Lombardia che di via Santa Margherita, sia un costante canale di comunicazione con i vertici per garantire il minor disagio possibile ai nostri cittadini - ha sottolineato l’assessore - Abbiamo trovato disponibilità ad ascoltare le nostre istanze e presto ci sarà un incontro per parlare di come gestire i cantieri su Lissone.

Scongiurata anche la chiusura dello svincolo Seregno Sud-Aliprandi della Ss 36.

Abbiamo chiesto anche l’invio di tutta la documentazione, oltre alla garanzia del mantenimento dell’uscita di via Pacinotti durante la realizzazione della Trmi 10. Faremo tutto il possibile per contenere i disagi soprattutto sul fronte del traffico e della viabilità verso Santa Margherita e San Giorgio verso Desio.

Ha evidenziato l'assessore all'Urbanistica e viabilità.

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