Monza

Scuola al freddo, gli studenti del Nanni Valentini scendono in piazza

«Stiamo protestando perché dopo numerose lamentele la situazione non è mai cambiata, non possiamo restare in aula con giubbotti e cappelli».

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Stare in classe coi guanti per combattere il freddo non è mai piacevole, ma se con le mani devi disegnare o modellare dell’argilla perché studi al liceo artistico il disagio diventa ancora più insuperabile.

Scuola al freddo, gli studenti del Nanni Valentini scendono in piazza

Dopo settimane di riscaldamento a singhiozzo e continui problemi di aule gelate, gli studenti del liceo «Nanni Valentini» di Monza hanno deciso di dire basta e oggi, martedì 10 dicembre, sono scesi in piazza.

Gli studenti, esausti da una situazione difficilmente sostenibile che si protrae da settimane, già ieri, lunedì si erano rifiutati di entrare nelle aule dove la temperatura non superava i 14 gradi e si erano riversati fuori, prima di essere ricevuti in Aula magna dalla preside. Oggi rimarcano: «Stiamo protestando perché dopo numerose lamentele la situazione non è mai cambiata, non possiamo restare in aula con giubbotti e cappelli».

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La lettera al sindaco

Dall’altra parte ci sono gli insegnanti, che hanno voluto dare manforte ai loro ragazzi e, in queste ore hanno scritto una lettera aperta al sindaco.

Di seguito il testo integrale:

Signor Sindaco,

Noi, docenti del Liceo Artistico Statale ‘Nanni Valentini’, ci rivolgiamo a Lei con la presente lettera per portare alla Sua attenzione una situazione ormai insostenibile che ci vede costrettə, da oltre un mese, a lavorare in condizioni climatiche inaccettabili e contrarie alla normativa vigente.

Dall’inizio della stagione fredda, infatti, i sistemi di riscaldamento della nostra scuola, in particolare nei laboratori, risultano spenti o comunque malfunzionanti. Nei laboratori la temperatura interna si aggira costantemente intorno ai 13°C e raramente supera i 16°C, mentre nelle restanti aule il funzionamento dei riscaldamenti è puramente legato al caso, nonostante sporadici interventi di manutenzione possano migliorare temporaneamente la situazione; infine, la nostra aula magna è fredda da tempo immemore. È, questa, una situazione ben lontana dai parametri minimi di legge stabiliti dal Decreto Ministeriale del 18 dicembre 1975, in particolare dal punto 5.3.11, relativo alle Norme tecniche aggiornate relative all'edilizia scolastica, che prevede il dovere di mantenere, negli ambienti scolastici, una temperatura di 20°C ± 2°C; la norma è stata poi aggiornata dall’ordinanza del Comune di Monza dello scorso 10 ottobre (comunicata sul sito web il giorno successivo) stabilendo la temperatura massima a 19°C.

Pertanto, stiamo parlando di una situazione largamente fuori norma, oltre che di difficile gestione.

Non dovrebbe essere necessario rammentare che la dignità delle condizioni di lavoro non è un tema negoziabile. Tuttavia, svolgere le consuete attività in tali circostanze, da circa un mese, non solo rende difficoltosi l'insegnamento e l’apprendimento, ma rappresenta anche un rischio concreto per la salute del personale e di alunni e alunne; inoltre, nel caso specifico del liceo artistico, risulta impossibile realizzare i lavori di precisione a mano normalmente richiesti ai/alle nostri/e studenti. L'ambiente scolastico dovrebbe essere un luogo sicuro e confortevole, dove studenti e insegnanti possano svolgere serenamente le loro attività. Purtroppo, le condizioni attuali violano tali principi e rendono il nostro lavoro umiliato e insostenibile.

Siamo consapevoli delle difficoltà che il nostro Comune e il Paese nel suo complesso affrontano nel garantire servizi adeguati in un contesto economico difficile, ma abbiamo anche tutti e tutte ascoltato le recenti affermazioni vittoriose del Ministro Valditara circa la grande opportunità delle risorse finanziarie garantite dall’UE e dai fondi del PNRR per garantire la sicurezza nelle scuole. Riteniamo quindi inaccettabile che un problema così grave e prolungato non abbia ancora trovato soluzione, per di più in una delle scuole più prestigiose del territorio quale è la nostra.

Per questo, Le chiediamo di intervenire con urgenza per:

  1. Verificare lo stato degli impianti di riscaldamento della nostra scuola e comprendere le ragioni di tali disservizi;
  2. Predisporre interventi immediati e risolutivi, affinché il problema venga risolto nel minor tempo possibile;
  3. Fornire una risposta chiara e trasparente a docenti, studenti e alle loro famiglie, che meritano di sapere quali azioni l’Amministrazione intende intraprendere per ristabilire condizioni di abitabilità dignitose nella nostra scuola (di cui il freddo è solo la più urgente, poiché abbiamo infiltrazioni d’acqua a ogni pioggia, cancelli d’ingresso rotti e mai riparati e numerose altre criticità).

Se la soluzione proposta fosse quella di farci lasciare il nostro edificio allo scopo di ‘traslocare’, seppur momentaneamente, in un’altra sede, vogliamo chiarire fin da subito che NON siamo dispostə a spostarci, e che nessun altro luogo sarebbe idoneo allo sviluppo dei nostri percorsi educativi, a cominciare proprio dai laboratori che ci caratterizzano.

Confidiamo nella Sua sensibilità e nella Sua attenzione verso il diritto all’istruzione e al benessere di tutti coloro che vivono quotidianamente la scuola, e in virtù del fatto che Lei stesso, sig. Sindaco, è stato professore presso il Liceo Zucchi, speriamo fiduciosamente che vorrà porre un’attenzione speciale sulla scuola, il personale e gli allievi della stessa. 

i Docenti del Liceo Artistico Statale Nanni Valentini

Tutti uniti

Famiglie, studenti e professori dunque stavolta insomma sono uniti per far valere i loro diritti e sottolineano: «Organizzeremo un sit in se le cose non saranno risolte».

Anche la preside Katia Rucco si è spesa fin da subito a più riprese per i suoi studenti e i docenti:

«Ho mandato mail e successivamente ho iniziato a chiamare per avere assistenza - ha spiegato - Le possibili cause di questo fenomeno sono prima di tutto il posizionamento sbagliato dei rilevatori di temperatura, impostata su 19 gradi per ordinanza del sindaco e della regione Lombardia. Queste si trovano nei locali più caldi della struttura e non rivelano le temperature dei locali più freddi come i laboratori, arrivati ormai a 13 gradi. Il problema dovrebbe essersi risolto, terremo la situazione monitorata per tutta la prossima settimana. Per il momento quello che posso consigliare è di vestirsi pesanti, se già non lo fate».

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