Usmate Velate: si apre il processo per il caso corruzione
Questa mattina, lunedì 16 dicembre, la prima udienza del processo che vede tra gli imputati l'ex responsabile dell'Ufficio tecnico comunale e diversi imprenditori del paese
Ha preso il via oggi, lunedì 16 dicembre, il processo per presunti reati di corruzione sull’urbanistica a Usmate Velate. Un momento atteso con trepidazione da ormai un anno e mezzo; da quando cioè era scoppiata la maxi inchiesta che oltre a portare all’arresto di nove persone aveva causato anche un terremoto interno al Municipio visto il coinvolgimento dell’ormai ex responsabile dell’Ufficio tecnico comunale.
Si apre il processo per il caso corruzione
L’udienza, dopo le prime schermaglie davanti al gup del tribunale di Monza Silvia Pansini, è stata rinviata alla data di gennaio, anche se il calendario di udienze è già fissato fino a marzo 2025. Da quello che è emerso, la maggior parte dei dieci imputati sembra voler regolare la propria posizione avvalendosi del rito abbreviato (che concede lo sconto di un terzo della pena). Tra questi figurano Antonio Colombo, l’ex funzionario responsabile del settore Ambiente e territorio al centro dell’inchiesta, così come gli imprenditori Antonella Cantù e i fratelli Galdino e Donato Magni.
Le strategie difensive
Manca ancora l’ufficialità delle singole scelte di strategia difensiva, ma secondo quanto emerso nel corso della prima giornata di udienze, i fratelli Giovanni e Annabella Beretta (ex gestori di un bar in centro Usmate) sarebbero orientati a patteggiare. Discorso diverso per l’immobiliarista Alberto Riva, al centro della vicenda nata dal sequestro del cantiere "Verde Manara", che invece potrebbe discutere l’udienza preliminare ed eventualmente andare a giudizio. Stesso indirizzo che potrebbero assumere anche Francesco Calogero Magnano (ex professionista di fiducia di Silvio Berlusconi), Roberto Crestale a Luigi Roncalli, altri imprenditori coinvolti a vario titolo nell’indagine.
Le contestazioni della difesa
All’udienza di questa mattina sono state avanzate dai difensori le questioni preliminari, inerenti essenzialmente le costituzioni di parte civile avanzate dal Comune di Usmate Velate e dai promissari acquirenti del cantiere "Verde Manara", di fatto bloccato (a lavori praticamente quasi ultimati) e ora a rischio confisca e demolizione, poiché oggetto di una contestazione di corruzione e lottizzazione abusiva. Alla presenza nel processo dei mancati inquilini, però, si è opposta anche la pubblica accusa, ritenendoli danneggiati "indirettamente" dal reato. Se così dovesse decidere il gup, per gli inquilini sarebbe fatta salva ovviamente la via della causa civile. Discussioni anche sulla costituzione di parte civile del Municipio, contestata su alcuni reati, come per esempio quelli tributari. Tutte decisioni, comunque, sulle quali il gup si è riservato.