Arci in gita nella Seregno storica
L'interessante iniziativa proposta dal circolo culturale Seregn de la memoria.
Arci Macherio in gita nella Seregno storica grazie all'iniziativa del circolo culturale Seregn de la memoria.
Arci Macherio in gita
La stagione 2024 de “Le Brianze raccontate e camminate” si è conclusa brillantemente con una passeggiata narrante nel centro storico di Seregno. Dopo aver ammirato gli affreschi cinquecenteschi della chiesa di San Rocco, punto di incontro con gli amici dell’Arci Macherio, gli ospiti brianzoli hanno potuto osservare, con le dettagliate spiegazioni del presidente Zeno Celotto, il palazzo dei Medici da Seregno e, successivamente, la fontana del “Mangiabagaj”.
"Nel palazzo municipale, eravamo poi attesi per ammirare il dipinto “La Madonna dell’aspo” di Girolamo Figino, patrimonio dell’Accademia di Brera di Milano di recente sottoposto a restauro e, con l’occasione, non abbiamo mancato di accompagnare gli ospiti in una breve visita alla sala di rappresentanza della sede del Comune con la sua storia passata e un accenno al soffitto a cassettoni valorizzato dalle luci dell’imponente lampadario" spiega Carlo Perego del circolo culturale Seregn de la memoria.
"Gir de Seregn"
Non sono mancati un passaggio in basilica, fresca dei suoi recenti restauri, nei cortili del “Burghesan”, resi più attraenti dalle luminarie natalizie, e una sosta sotto la Torre detta del Barbarossa prima di raggiungere la “Cà Bianca” dove una torretta ricorda le osservazioni astronomiche di Francesco Carlini, personaggio conosciuto in tutto il mondo, premiato da regnanti, imperatori, da accademie di vari Paesi europei e, forse, più famoso sulla Luna, dove due scienziati berlinesi gli avevano dedicato un cratere piccolo ma brillante nel Mare Imbrium, che non a Seregno, scelta come sua seconda patria, dove è stato anche consigliere comunale.
"Proprio percorrendo via Carlini, abbiamo avuto la possibilità di raggiungere le prigioni della ex caserma delle Brigate Nere, perfettamente conservate e curate dall’attuale proprietario dello stabile, con le celle e le impressionanti e massicce porte che chiudevano quei miseri spazi dove erano rinchiusi i detenuti politici".
Nella sede di Seregn de la memoria
"L’interessante visita guidata si è conclusa nella sede di Seregn de la memoria con i tradizionali auguri e l’immancabile rinfresco: non sono mancati gli apprezzamenti, da parte dei visitatori di Macherio, non solo per quanto loro illustrato ma anche per l’accoglienza e la vivacità della nostra Seregno che, specie in periodi come quello natalizio che stiamo vivendo, sa accogliere ed offrire a tutti un’ospitalità davvero invidiabile" conclude Carlo Perego.