Lissone

«In quattro e con un bebè in arrivo in una casa del Comune inagibile»

Lo sfogo di Katiuscia Amelio, residente negli alloggi popolari di via Ferrucci

«In quattro e con un bebè in arrivo in una casa del Comune inagibile»
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Muffa su tutte le pareti, scarichi e fognatura che non funzionano. Infissi ormai vecchi e da cambiare e un cassone della tapparella che non permette un corretto isolamento termico. Queste sono solo alcuni dei disagi che vivono, ormai quotidianamente, i residenti delle case comunali di via Ferrucci a Lissone.

«In quattro e con un bebè in arrivo in una casa del Comune inagibile»

Tra di loro c’è anche la famiglia di Katiuscia Amelio che, esasperata dai continui rimpalli di competenza, ha contattato direttamente la nostra redazione per farsi portavoce della situazione.

«Da un anno e mezzo segnalo questa vicenda in Comune, ma nessuno si è mai preso la briga di trovare una soluzione - ha raccontato - Ho scritto a sindaco e vicesindaco, ma niente».

Le case di via Ferrucci, infatti, sono di proprietà del Comune cui spetterebbe la manutenzione.

«Il mio appartamento al terzo piano è stato dichiarato inagibile dagli stessi uffici comunali, eppure non è stata trovata una soluzione alternativa per noi - ha raccontato la lissonese - Vivo in 45 metri quadri con il mio ex marito, mio figlio e la sua compagna che a maggio diventerà mamma di una bimba. Ormai questa vicenda ha del paradossale».

Una storia legata a doppio filo all’edificio

«C’è muffa in tutte le stanze, in ogni locale, ma soprattutto in tutti gli appartamenti. Quello di fronte al mio ad esempio è già stato chiuso - ha proseguito - Le condutture dell’acqua non scaricano più, i tubi sono ormai vecchi e i sanitari praticamente inutilizzabili. Funziona solo la vasca da bagno. Questi problemi sono riscontrati da tante famiglie».

Nei mesi scorsi e a più riprese la lissonese ha scritto sia al sindaco Laura Borella che al vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici e patrimonio Oscar Bonafè, ma con scarsi risultati.

«Non ho mai avuto nessuna risposta, nessuna soluzione. Durante l’estate c’è anche un problema di blatte e di animali - ha aggiunto Amelio - Quando il tecnico del Comune è uscito per il sopralluogo ha confermato l’inagibilità del mio bilocale. Eppure non si è mosso niente e tra qualche mese nascerà anche la mia nipotina. Come si può pensare di far vivere una famiglia in queste condizioni?».

L’appello, scontato, riguarda la ricerca di un nuovo alloggio popolare.

«Noi paghiamo l’affitto, ma ora con un avvocato, abbiamo deciso di fermarlo. Non si può pagare per un servizio del genere - ha concluso la donna - Ho richiesto un appartamento più grande, 45 metri quadri per quattro persone sono pochi e io stessa dormo per terra su un materasso gonfiabile. La risposta è sempre la stessa: non abbiamo alloggi».

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Nel 2019 i lavori di sistemazione

Solo nel 2019 i lavori di riqualificazione delle facciate e ora, invece, l’edificio fa letteralmente «acqua da tute le parti». Non c’è pace per le case popolari di via Ferrucci. Tra il 2018 e il 2019, infatti, l’intero stabile all’incrocio con via Leopardi e via 20 Settembre era stato oggetto di un completo intervento di restyling per la posa del «cappotto termico» sulle facciate. Un intervento atteso da anni.

Un lavoro che era costato 700mila euro alle casse del Comune (di cui 250mila erano un fondo del Governo). Ottanta gli appartamenti, di cui 70 di proprietà del Municipio, che avevano così potuto beneficiare dei benefici di una migliore tenuta termica. I lavori avevano interessato le facciate, le grondaie e parte degli infissi esterni. Erano stati rimessi a nuovo anche i citofoni e le cassette per la posta.

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