La fedele riproduzione del santuario rischia di finire al macero
L'artista Arnaldo Trivelloni cerca qualcuno che possa custodire la sua opera: "Se dovessi gettarla via sarebbe un sacrilegio, un torto a me stesso"
"Aiutatemi a salvare la mia creatura". L'appello è quello di Arnaldo Trivelloni, 75 anni, casa a Binzago di Cesano Maderno, che ha dedicato anni alla realizzazione di una fedelissima riproduzione in miniatura del santuario di Santa Maria delle Grazie, un’opera che ora rischia di finire al macero per mancanza di spazio.
La fedele riproduzione del santuario rischia di finire al macero
"Per Natale ho deciso di fare un regalo a me stesso e ai miei nipoti, Alberto, Alessio e Andrea, che ormai sono grandicelli, ma sono ancora affezionati al progetto - spiega l’artista - Dopo dieci anni in cui è stato ospitato nel magazzino di un amico, per ho deciso di riportarlo a casa, ma purtroppo non ho lo spazio per conservarlo dopo le feste".
Il plastico è una fedelissima riproduzione in scala 1:13 della chiesa di Santa Maria delle Grazie. Trivelloni ha sperato di trovare un luogo dove poterlo esporre, ma nessuna soluzione sembra essere all’orizzonte. Da qui l’appello:
"Spero che qualcuno, magari nella zona, possa accoglierlo, qualcuno che abbia la passione e lo spazio per conservarlo per sempre. Se dovessi gettarlo via sarebbe un sacrilegio, un torto a me stesso, considerando quanto amore e impegno ci sono dietro questa creazione. L’avevo dedicato a mio nipote Alberto appena nato, e oggi ha 12 anni".
Riproduzione architettonica del santuario del 1300
L’opera, imponente nelle sue dimensioni, misura ben 162 centimetri per 262, con un campanile che arriva a 164 centimetri di altezza. Il modellino non è solo una riproduzione architettonica del santuario del 1300, ma una vera e propria opera d'arte, arricchita dalla passione di Trivelloni, che ha deciso di trasformarlo in un presepe innevato. Ogni dettaglio è stato curato con meticolosità: le sedie nel santuario sono 54, non una di più e non una di meno, e ogni angolo racchiude ricordi ed emozioni.
"Gli interni del santuario e la sagrestia sono particolarmente suggestivi al calar del buio, quando le luci si accendono - dice Arnaldo Trivelloni - Mi ricordo ancora quel giorno di dieci anni fa, quando un uomo sulla novantina, guardando attraverso la grata della facciata, mi disse: 'Grazie di avermi fatto provare alla mia età ancora certe emozioni che non pensavo di rivivere. Conosco bene questa chiesa, e più la guardo, più mi si stringe il cuore. Mi sembra di essere lì'".
Il plastico è (ancora per pochi giorni) in mostra sotto al portico di casa Trivelloni, al civico 41 di via Santa Maria a Cesano Maderno.
E' stato inaugurato un bellissimo museo del legno, che accoglie diverse opere oltre che macchine per la lavorazione di questo materiale. Se quest'opera è davvero una riproduzione fedele del santuario, non vedo perché non possa essere accolta lì.