La situazione

Due licenziamenti alla Hydro Extrusion, sindacati sul piede di guerra

Indetto per venerdì uno sciopero di quattro ore allo stabilimento di Ornago, Fiom Cgil e Fim Cisl: "Provvedimento inaccettabile"

Due licenziamenti alla Hydro Extrusion, sindacati sul piede di guerra
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La Hydro Extrusion licenzia due dipendenti e i lavoratori incrociano le braccia. Succede alla sede della multinazionale norvegese di Ornago, dove per la mattinata di venerdì 10 gennaio, le sigle sindacali hanno indetto uno sciopero di quattro ore dalle 10 alle 14 con il presidio delle portinerie dello stabilimento di via Ciucani.

Due licenziamenti alla Hydro Extrusion, sindacati sul piede di guerra

A raccontare quanto accaduto sono direttamente i sindacati che hanno ripercorso le tappe della vicenda partita poco prima di Natale, quando la società ha comunicato il licenziamento dei due dipendenti:

"Il giorno 16 dicembre 2024 l’azienda ha consegnato in modo coatto e immotivato a due dipendenti le lettere di licenziamento con la motivazione di una riduzione dei costi - sottolineano i sindacati in una nota firmata da Adriana Geppert di Fiom Cigl Brianza e Gloriana Fontana di Fim Cisl Monza Brianza Lecco - Le FIOM CGIL, FIM CISL e le RSU hanno chiesto un incontro urgente all’azienda tenutosi il 20 dicembre 2024. Nel corso dell’incontro si è chiesto il ritiro dei licenziamenti. La Direzione Aziendale ha confermato la volontà di procedere e di non voler ricercare soluzioni alternative ai licenziamenti. I lavoratori e le lavoratrici sgomenti di quanto accaduto durante la chiusura natalizia, nelle assemblee che si sono tenute il 7 gennaio 2025 alla ripresa dell’attività lavorativa hanno deciso di incrociare le braccia!".

Il commento delle sigle sindacali

Le organizzazioni e le rappresentanze sindacali hanno proclamato un totale di otto ore di sciopero per i prossimi giorni, quattro delle quali previste proprio per la giornata di venerdì. Inoltre hanno commentato duramente la decisione dell'azienda:

"Siamo ancora di fronte ad una multinazionale che pensa di risolvere la contrazione degli ordini con i licenziamenti - prosegue la nota dei sindacati - Per i lavoratori e le lavoratrici e le Organizzazioni Sindacali questa decisione aziendale è inaccettabile! Gli ammortizzatori sociali e la cassa integrazione sono gli strumenti che l'azienda deve utilizzare per rispondere ad un calo di domanda e per la definizione di un piano di riorganizzazione industriale che punti alla salvaguardia dei posti di lavoro".

 

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